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PADOVA - Chi frequenta il Bo trova lavoro in tempi rapidi, più di altri Atenei. È stato pubblicato oggi il Rapporto AlmaLaurea 2022 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati degli atenei italiani. Il Rapporto di AlmaLaurea ha analizzato le performance formative di circa 300 mila laureati del 2021 di 77 università. In particolare, si tratta di 169 mila laureati di primo livello, 95 mila dei percorsi magistrali biennali e 35 mila a ciclo unico. E ancora, ha studiato la situazione di 660 mila laureati, di 76 università, di primo e secondo livello del 2020, 2018 e 2016 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
L’UNIVERSITÀ DI PADOVA
I laureati nel 2021 dell'Università di Padova coinvolti nel XXIV Rapporto sul Profilo dei laureati sono 13.726. Si tratta di 7.532 di primo livello, 4.916 magistrali biennali e 1.260 a ciclo unico; i restanti sono laureati del corso pre-riforma in Scienze della Formazione primaria o in altri corsi pre-riforma. La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 4,4%: il 2,8% tra i triennali e il 7,3% tra i magistrali biennali. Il 22,9% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 17,4% tra i triennali e il 33,1% tra i magistrali biennali. Per quanto riguarda l’esperienza universitaria, l’83,3% dei laureati all’Università di Padova si dichiara soddisfatto del rapporto con i docenti; l’82,4% ritiene il carico di studio adeguato; l’84,5% dei fruitori ritiene le aule adeguate e il 90,6% si dichiara complessivamente soddisfatto dell’esperienza accademica a Padova.
«L’ottimo risultato del tasso occupazionale di studentesse e studenti dell’Università di Padova, certificato dall’indagine Almalaurea, mi fa molto piacere – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Abbiamo molto lavorato, e continueremo a farlo, nell’ampliare e plasmare la nostra offerta didattica sulle reali esigenze di un mercato del lavoro che sappiamo essere esigente e mutevole. Ragazze e ragazzi che si iscrivono al nostro Ateneo in fondo ci chiedono questo: essere competitivi poi, una volta usciti dall’Università. Ecco perché sapere che – sia dopo un anno che dopo cinque – il tasso occupazionale di laureate e laureati è alto e superiore alla media nazionale è un ottimo stimolo nel procedere nella direzione intrapresa. Vorrei sottolineare come il 90,6% di studentesse e studenti si dichiari soddisfatto dell’esperienza accademica padovana: un dato che fa capire, in maniera netta e inequivocabile, come lo studiare a Padova venga considerato un momento di crescita nella propria vita. Anche, e sempre più, da ragazze e ragazzi che vengono da fuori regione: uno su tre di chi si laurea alla magistrale, ai quali possiamo sommare anche i laureati internazionali. Segnali di un’Università viva e al passo con i tempi».
Dal Rapporto emerge come il tasso di occupazione a 1 anno dal conseguimento della laurea dei laureati di secondo livello a Padova sia nettamente superiore a quello dei laureati italiani (il 77,7% rispetto al dato nazionale del 74,6%), così come il tasso a 5 anni dalla laurea (91,3% rispetto all’88,5% del dato nazionale).
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Il Gazzettino