Dopo la scuola anche l’Università di Rovigo è pronta a riaprire i battenti. Per la facoltà di Giurisprudenza il taglio del nastro che anticipa la...
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CERIMONIA IN PIAZZA
«Il conseguimento della laurea è una meritata conquista che molti studenti non hanno potuto condividere con le famiglie e i loro compagni – spiega il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Daniele Negri - Perciò abbiamo ritenuto fosse giusto dare a tutti i nostri studenti la possibilità di celebrare ufficialmente questo traguardo fondamentale. Sarà un evento gioioso, pubblico e sicuro, realizzato anche grazie al sostegno del Comune, che ha immediatamente incoraggiato questo ulteriore passo verso la normalità della vita accademica». «È un piacere – dice il sindaco Gaffeo - rendere visibile il fatto che Rovigo sta diventando città universitaria. Siamo felici di sostenere questo bel momento di festa per i ragazzi e le loro famiglie. Ringrazio l’ateneo per questa iniziativa».
“Sarà un settimana ricca di opportunità – spiegato l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Roberto Tovo - Vogliamo promuovere la socialità nel nostro centro con strumenti adeguati. Per l’occasione Delatblues collabora lasciando e anticipando l’allestimento del palco per la cerimonia. È bello vedere realtà culturali diverse interagire fra loro. Facciamo del Covid un’opportunità di crescita».
IL VIA AI CORSI
«Per il momento il ritorno alla normalità sarà scandito da questo evento – ha spiegato il direttore del Dipartimento - È infatti la prima volta che si terrà una cerimonia che riunirà insieme tutti i nuovi laureati nel cuore del centro cittadino, con una formula che ad alcuni ricorderà un po’ quella dei college americani, ma mantenendo un approccio sobrio e rispettoso della nostra storia». Per organizzare la cerimonia nella massima sicurezza, infatti, l’accesso all’area della cerimonia sarà consentito a un numero limitato di ospiti per ciascun laureato e soltanto su prenotazione. In caso di maltempo, l’evento si sposterà al Teatro Don Bosco, in viale Marconi. A ottobre a ripartire saranno anche le lezioni del nuovo anno accademico, con momenti sia in presenza che a distanza, secondo un calendario già comunicato agli studenti.
PALAZZO ANGELI
Solo però due aule di Palazzo Angeli rispondono ai criteri di sicurezza dettati dall’emergenza Covid: a ospitare le matricole saranno le due sale da 70 posti, con una riempimento che non potrà superare i 35 posti a sedere. «A tutti gli studenti viene garantita la possibilità di seguire le lezioni in rete, anche eventualmente registrate, in modo da garantire la massima flessibilità in base alle diverse esigenze – ha spiegato il numero uno del Dipartimento - Tutte le matricole potranno invece seguire regolarmente i corsi anche in presenza». Gli studenti dovranno indossare la mascherina per tutta la durata della lezione. Chi presenta sintomi sospetti verrà isolato nella “stanza Covid”. A valutare se allertare il medico o “liberare lo studente” sarà un team di referenti che, con mascherine, visiere e guanti, accederanno nella stanza per una prima valutazione del caso. Se i sintomi sono riconducibili al virus, verrà allertato un medico per il tampone. In caso di esito positivo anche i compagni di corso del contagiato e il docente dovranno sottoporsi alla quarantena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino