OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Il diritto allo studio rimane terreno di scontro tra le rappresentanze studentesche e il governo. Il tema caldo è sempre quello della residenzialità e ieri il ministero dell’Università ha diffuso una nota ufficiale per rispondere alle accuse degli studenti padovani. Il dicastero guidato dalla forzista Anna Maria Bernini da un lato ribadisce l’impegno nell’aumentare i posti letto e dall’altro rivendica l’obiettivo già centrato di aver aggiunto da quest’anno accademico oltre ottomila posti letto in tutta Italia di cui 291 a Padova.
GLI ATTACCHI
L’inizio dell’anno accademico, lunedì, è stato salutato dalle proteste in tenda del sindacato Udu che davanti al Bo si è scagliato contro carovita e mancanza di posti letto. Sulla residenzialità universitaria gli studenti avevano accusato Bernini di aver tradito le promesse fatte loro a maggio, quando dopo undici giorni di presidio in tenda avevano avuto modo di incontrare la ministra. «Ci aveva promesso 8mila posti letto entro l’inizio dell’anno accademico, al 2 ottobre ci troviamo senza un posto letto nuovo in più, con solo alcuni grazie ai finanziamenti dati ai privati».
LA REPLICA
Accuse che però Bernini non accetta e smentisce nettamente con un documento inviato al Gazzettino. «Il ministero dell’Università e della Ricerca tiene a precisare che gli 8mila posti letto aggiuntivi annunciati dal ministro Anna Maria Bernini sono disponibili. Con esattezza la disponibilità totale raggiunta è di 8.533 posti letto – attesta il documento ministeriale –. Si tratta, è da ribadirlo, di numeri a livello nazionale. Guardando alla provincia di Padova sono 291 i nuovi posti letto su cui gli studenti potranno contare all’inizio dell’anno accademico 2023/2024 che si aggiungono a quelli già esistenti. Il Mur, in un approccio di trasparenza, nei giorni scorsi ha provveduto a pubblicare la mappatura completa di tutte le nuove disponibilità nazionali sul proprio portale web. L’amministrazione è ora impegnata a raggiungere il target di 60mila posti letto entro il 2026 previsti dal Pnrr».
I NUMERI
Nel dettaglio, dei 291 posti letto 87 sono quelli erogati da Università ed Esu (Azienda regionale per il diritto allo studio universitario) e 204 quelli da altri soggetti privati, di cui 40 in convenzione con Esu. Tanti sono poi i progetti per nuovi studentati futuri. Esu ha 172 posti letto in più rispetto all’anno scorso e altri 474 sorgeranno in via Belzoni; in consiglio comunale si tratta per 255 letti in via Turazza e di altri studentati all’ex Cooperativa tipografica in via Sarpi, nell’area ex Rizzato in via Venezia e in via del Pescarotto.
Tanti anche i privati interessati: all’ex Ifip verranno realizzati 452 posti letto e 550 nell’area ex Pp1. Infine il Bo entro il 2025 metterà a disposizione 850 posti letto in più. Secondo gli studenti il 2025 è però una data troppo distante e – hanno annunciato i sindacati – le proteste proseguiranno perché servono risposte immediate. Negli scorsi giorni il collettivo Spina ha organizzato delle incursioni a palazzo Liviano e a palazzo Wollemborg, affiggendo uno striscione con scritto “affittasi” per ribadire l’urgenza della crisi abitativa in corso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino