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CHIOGGIA - La serie C manca a Chioggia dalla stagione 1976-77: praticamente 45 anni. Il presidente dell'epoca era Bramante Siviero e la formazione granata, che annoverava in rosa Leonarduzzi, Ferrari, Giuseppe Vianello e Renato Tiozzo, arrivò penultima riuscendo a precedere solo il Venezia. Non era però una formazione materasso, basti pensare che 11 partite su 38 furono concluse senza prendere gol, solo che da tempo in laguna si era innescata una parabola discendente tanto che la gloriosa formazione di due anni prima (Rado, Biasio, Boscolo, Casagrande, Apostoli, Fasoli, Gibellini, Onofri, Perego, Bonatti, Vianello) sembrava solo un ricordo lontano. Il 15 Maggio del 1977, con chioggiotti e sottomarinanti già in spiaggia, l'Union Triestina venne a vincere 4 a 0 al Ballarin occupando la curva sud e i ragazzi si domandarono come mai cantassero anche loro alè Union come i sostenitori di casa.
OCCASIONE UNICA
Domenica però sarà sicuramente un 15 maggio diverso in quella che è definita la partita che vale un campionato e che vedrà il vecchio Aldo e Dino Ballarin pieno in ogni ordine di posto: 1.200 i previdenti che si sono procurati i biglietti, che sono andati esauriti in tempo record, e che sono stati destinati al pubblico con proporzioni che hanno visto solo 100 tagliandi riservati ai vicentini.
LA SOCIETÀ
In questo lavoro parecchio è proprio il merito di chi ha allestito la squadra: «All'inizio abbiamo avuto difficoltà perché il gruppo era completamente nuovo, siamo scivolati anche ad 8 punti di distacco dall'Arzignano ma ci abbiamo sempre creduto - conclude Tonicello - ringrazio società, staff, giocatori e città tutta che ci ha sempre sostenuto: ci vorrebbero due promozioni perché entrambe le squadre meritano la C». Anche mister Antonio Andreucci è consapevole dell'importanza di una partita che vale un campionato: «Il percorso fatto è stato di grande valore e per i ragazzi giocare un incontro di questo tipo è molto importante - esordisce il tecnico - sicuramente daremo il massimo di noi come comunque abbiamo fatto anche a San Martino in una gara agonisticamente valida che ha confermato l'aspetto che ogni partita ha la sua storia. Ci siamo guadagnati la finale, la partita secca - conclude Andreucci - abbiamo recuperato tanti punti e siamo già nella storia per quanto riguarda le statistiche».Ora, però, la città e i tifosi chiedono l'ultimo miracoloso sforzo.
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Il Gazzettino