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UMANA REYER 69 FAMILA SCHIO 59
UMANA: Bestagno 7 (1/5), Carangelo 8 (2/2, 1/8), Howard 16 (8/11, 0/2), Pan 12 (2/6, 2/4), Natali ne, Petronyte 10 (4/6), Fagbenle 4 (2/4), Meldere ne, Attura 3 (0/3, 1/2), Penna 9 (1/6, 2/7). All.: Ticchi.
SCHIO: Keys 2 (1/6), Mestdagh 4 (1/1, 0/6), Cinili 8 (1/3, 1/3), Gruda 16 (7/13), De Pretto, Crippa 2 (1/3, 0/1), André 2 (1/1), Dotto 8 (4/8, 0/2), Harmon 6 (2/11), Sottana 11 (1/4, 3/5). All.: Vincent.
Arbitri: Moretti, Barbiero, Bettini.
Note: parziali 16-18; 39-34; 54-49. Tiri da tre: Umana 6/23; Schio 4/17. Tiri da due: Umana 20/43; Schio 19/50. Tiri liberi: Umana 11/15; Schio 9/11. Rimbalzi: Umana 17+39 (Howard 10); Schio 6+24 (Harmon 7).
MESTRE - L’Umana Reyer piega 69-59 il Famila Schio e inizia col piede giusto la finale scudetto. Inizio timido delle orogranata, che sentono il peso di giocarsi il tricolore a dodici anni dall’ultima (e unica) finale playoff, ma il crescendo è continuo e il 23-16 del secondo quarto fa mettere la testa avanti costringendo le orange sempre a inseguire. Dominante a rimbalzo (56-30), complice l’assetto forzato con le tre lunghe straniere, l’Umana esprime un altissimo livello di fisicità e intensità dimostrando di poter impattare l’atletismo di Schio.
Coach Ticchi obbligato al quintetto extra-large con Howard, Fagbenle, Petronyte subito tutte in quintetto con Carangelo e Penna. Avvio contratto, le difese prendono il controllo, soprattutto quella scledense che lascia a secco una Venezia spaesata per 3’. Sul 7-0 il canestro di Howard arriva come manna ma è vanificato dalle 4 perse in meno di 4’. Ticchi riordina le idee in time-out e all’uscita si alza il ritmo, Venezia controlla meglio i tabelloni e la tripla di Penna impatta 9-9, ma il Famila trova buone soluzioni dalla panchina (André-Sottana). Nel finale è Penna a prendersi l’attacco sulle spalle e dopo 10’ è 18-16 orange.
A impattarla è Pan ma l’ex Sottana è mortifera e ridà margine alle sue per il massimo vantaggio 28-20. Venezia si accontenta troppo del tiro pesante concedendosi qualche leggerezza (Howard regala tre liberi a Harmon per il 32-26). E’ tempo di costruire dalla difesa: Sottana, Mestdagh e Gruda le osservate speciali e proprio i raddoppi sulla lunga francese sono chirurgici perché stoppano Schio. La rimonta si concretizza, il primo sorpasso lo firma un’ottima Pan dall’arco (34-32) e, trovato il dominio a rimbalzo, Venezia accelera ritmo e transizioni (36-32) con un parziale di 16-4. Carangelo fa ancora centro da tre e all’intervallo è 39-34. Ripresa e l’Umana riparte su velocità e aggressività, lo scarico a liberare Penna dai 6.75 vale il 44-36 mentre Schio insiste (senza frutto) con Harmon, meglio andare da Gruda che ricuce sul -4. Il derby aumenta i giri, come quelli che alzano Howard e soprattutto l’altra ex Dotto (50-49). L’Umana torna ad accontentarsi del tiro pesante, fortuna che i rimbalzi offensivi parlano orogranata ma sono soprattutto il ritorno alla corsa e all’attacco del ferro a ridare vantaggi da sfruttare. E’ battaglia, alla mezzora l’Umana conduce 54-49. Un 4-0 di Gruda (gioco da tre più tecnico alla panchina veneziana) riporta le orange al minimo scarto e Schio dà il tutto per tutto mettendola sul fisico e per due volte manca il sorpasso. L’Umana si compatta e trova punti da Bestagno (61-57) in una fase di altissima intensità, dove i contatti vanno oltre il limite e Howard alza la voce con André riportando il margine sul +6 (63-57). La difesa è da applausi, come la circolazione palla che libera Pan per la tripla del 66-57, il resto lo fanno gestione del cronometro e la bomba-sigillo di Attura. Gara1 va alla Reyer 69-59.
Sabato, sempre al Taliercio, gara2 della sfida tutta veneta per il titolo di campioni d'Italia di basket femminile.
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Il Gazzettino