Finale scudetto, gara1 all'Umana Reyer, battuto il Famila Schio

Giovedì 6 Maggio 2021 di Giacomo Garbisa
Umana Reyer-Schio, buona la prima per Venezia

UMANA REYER 69 FAMILA SCHIO 59

UMANA: Bestagno 7 (1/5), Carangelo 8 (2/2, 1/8), Howard 16 (8/11, 0/2), Pan 12 (2/6, 2/4), Natali ne, Petronyte 10 (4/6), Fagbenle 4 (2/4), Meldere ne, Attura 3 (0/3, 1/2), Penna 9 (1/6, 2/7).

All.: Ticchi.

SCHIO: Keys 2 (1/6), Mestdagh 4 (1/1, 0/6), Cinili 8 (1/3, 1/3), Gruda 16 (7/13), De Pretto, Crippa 2 (1/3, 0/1), André 2 (1/1), Dotto 8 (4/8, 0/2), Harmon 6 (2/11), Sottana 11 (1/4, 3/5). All.: Vincent.

Arbitri: Moretti, Barbiero, Bettini.

Note: parziali 16-18; 39-34; 54-49. Tiri da tre: Umana 6/23; Schio 4/17. Tiri da due: Umana 20/43; Schio 19/50. Tiri liberi: Umana 11/15; Schio 9/11. Rimbalzi: Umana 17+39 (Howard 10); Schio 6+24 (Harmon 7).

MESTRE - L’Umana Reyer piega 69-59 il Famila Schio e inizia col piede giusto la finale scudetto. Inizio timido delle orogranata, che sentono il peso di giocarsi il tricolore a dodici anni dall’ultima (e unica) finale playoff, ma il crescendo è continuo e il 23-16 del secondo quarto fa mettere la testa avanti costringendo le orange sempre a inseguire. Dominante a rimbalzo (56-30), complice l’assetto forzato con le tre lunghe straniere, l’Umana esprime un altissimo livello di fisicità e intensità dimostrando di poter impattare l’atletismo di Schio. Il prepartita porta brutte notizie, Anderson deve alzare bandiera bianca per un risentimento muscolare che ne mette in dubbio la serie finale.

Coach Ticchi obbligato al quintetto extra-large con Howard, Fagbenle, Petronyte subito tutte in quintetto con Carangelo e Penna. Avvio contratto, le difese prendono il controllo, soprattutto quella scledense che lascia a secco una Venezia spaesata per 3’. Sul 7-0 il canestro di Howard arriva come manna ma è vanificato dalle 4 perse in meno di 4’. Ticchi riordina le idee in time-out e all’uscita si alza il ritmo, Venezia controlla meglio i tabelloni e la tripla di Penna impatta 9-9, ma il Famila trova buone soluzioni dalla panchina (André-Sottana). Nel finale è Penna a prendersi l’attacco sulle spalle e dopo 10’ è 18-16 orange.

A impattarla è Pan ma l’ex Sottana è mortifera e ridà margine alle sue per il massimo vantaggio 28-20. Venezia si accontenta troppo del tiro pesante concedendosi qualche leggerezza (Howard regala tre liberi a Harmon per il 32-26). E’ tempo di costruire dalla difesa: Sottana, Mestdagh e Gruda le osservate speciali e proprio i raddoppi sulla lunga francese sono chirurgici perché stoppano Schio. La rimonta si concretizza, il primo sorpasso lo firma un’ottima Pan dall’arco (34-32) e, trovato il dominio a rimbalzo, Venezia accelera ritmo e transizioni (36-32) con un parziale di 16-4. Carangelo fa ancora centro da tre e all’intervallo è 39-34. Ripresa e l’Umana riparte su velocità e aggressività, lo scarico a liberare Penna dai 6.75 vale il 44-36 mentre Schio insiste (senza frutto) con Harmon, meglio andare da Gruda che ricuce sul -4. Il derby aumenta i giri, come quelli che alzano Howard e soprattutto l’altra ex Dotto (50-49). L’Umana torna ad accontentarsi del tiro pesante, fortuna che i rimbalzi offensivi parlano orogranata ma sono soprattutto il ritorno alla corsa e all’attacco del ferro a ridare vantaggi da sfruttare. E’ battaglia, alla mezzora l’Umana conduce 54-49. Un 4-0 di Gruda (gioco da tre più tecnico alla panchina veneziana) riporta le orange al minimo scarto e Schio dà il tutto per tutto mettendola sul fisico e per due volte manca il sorpasso. L’Umana si compatta e trova punti da Bestagno (61-57) in una fase di altissima intensità, dove i contatti vanno oltre il limite e Howard alza la voce con André riportando il margine sul +6 (63-57). La difesa è da applausi, come la circolazione palla che libera Pan per la tripla del 66-57, il resto lo fanno gestione del cronometro e la bomba-sigillo di Attura. Gara1 va alla Reyer 69-59. 

 Sabato, sempre al Taliercio, gara2 della sfida tutta veneta per il titolo di campioni d'Italia di basket femminile.

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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