OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
CORTINA D'AMPEZZO - Al traguardo di Pocol hanno vinto il friulano Nicola Giovanelli e l'uzbeka Anna Korobko, dominatori della quinta edizione del Delicious Trail Dolomiti di Cortina. In realtà a vincere sono stati gli organizzatori, che si sono impegnati e ci hanno creduto nel momento più difficile. Sono stati i concorrenti, un migliaio, nelle due gare, che hanno testimoniato unanime consenso a Giovanni Menardi e ai suoi collaboratori, in una giornata di sport, di tempo splendido, di divertente coinvolgimento. Giovannelli ha concluso la corsa di 43 chilometri, con 3.100 metri di dislivello positivo, sino alla cima del Nuvolau, a 2.575 metri, e del Lagazuoi, a 2.750, in 4h46'32.
DOTI ATLETICHE
Ha messo a frutto le sue doti atletiche, la conoscenza della gara, corsa tre volte, con un secondo posto nella prima edizione del 2016. E' arrivata dalla Repubblica Ceca la giovane Anna Korobko, originaria dell'Uzbekistan, la più forte delle donne, che ha chiuso in 5h55'30.
LE PRIMEDONNE
Gara di coppia fra le due primedonne, per buona parte del tracciato, sino all'ultima, spettacolare salita lungo la galleria di guerra del Lagazuoi. Dai 2.750 metri della vetta più alta del giro, l'atleta dell'Est ha cambiato marcia e se n'è andata da sola al traguardo: «Quest'anno ho già corso tre volte sulle Dolomiti, un luogo che amo molto. Qui a Cortina i primi 15 chilometri ero in testa, poi nella seconda salita Barbara Giacomuzzi mi ha raggiunta. Ma in cima alle gallerie del Lagazuoi l'ho ripresa e superata». Barbara Giacomuzzi: «Anna è partita fortissimo ed è andata subito via; dopo le trincee però ho capito che stava iniziando a soffrire il caldo e sono passata in testa. Più avanti mi ha ripresa e non ho potuto fare nulla perché avevo dei problemi di stomaco. Ma la gara è stupenda e sono felicissima del risultato». Il sole caldo di un'estate tardiva ha deliziato i giocatori e i turisti, ancora numerosi lungo il tracciato.
ORGANIZZATORI ENTUSIASTI
Tra i commenti più entusiasti c'è quello di Franco Collé, vincitore due settimane fa del tremendo Tor des Géants: «Un percorso stratosferico, con le Dolomiti così diverse dalle mie montagne, e con il passaggio nei rifugi con ogni ben di dio. E che bel clima di festa si è respirato». Il patron della manifestazione Giovanni Menardi è raggiante: «La novità del percorso, il tratto nel sentiero di Federa, con i canyon e le cascate, è piaciuto tanto, la scelta di modificare il percorso è stata giusta. Non abbiamo lasciato nulla al caso, il tracciato era stato preparato in maniera meticolosa e alla fine la soddisfazione è tanta».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino