OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
LUSEVERA - Un pilota delle Frecce Tricolore ha perso la vita sorvolando la catena dei Musi, i monti dell’Alta Val Torre, nelle Prealpi Giulie, con un ultraleggero. È il capitano Alessio Ghersi, 34 anni, pony 5 nella formazione della Pan, che ieri pomeriggio è uscito per un volo turistico con un parente e non è più rientrato. Fino a tarda ora non era stato possibile effettuare un riconoscimento ufficiale da parte delle forze dell’ordine. A dare l’allarme sono stati tre abitanti di Lusevera che hanno visto l’ultraleggero precipitare. Dopo aver sentito un’esplosione, hanno visto una fiammata, il fumo che si alzava oltre la forcella dei Musi e hanno chiamato il 112. Il pilota del Pioneer 300 marche I-8548 e il suo passeggero sono morti carbonizzati. Sono stati individuati dall’equipaggio dell’elisoccorso e dall’elicottero dei Vigili del fuoco: per loro nessuna possibilità di salvezza.
L'ultraleggero era un Pioneer 300 marche I-8548.
Gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l'elisoccorso e una ambulanza da terra. Sul posto, al campo base in località Pradielis, i soccorritori della stazione di Udine del Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza, I Carabinieri, l'elisoccorso regionale e l'elicottero dei Vigili del Fuoco. Le forze dell'ordine sono impegnate nella difficile operazione di identificazione delle vittime. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Udine. L'Ansv, Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, ha aperto un'inchiesta di sicurezza e inviato un investigatore sul sito dell'incidente.
Annullato evento del Primo Maggio
In segno di lutto il tradizionale evento di conclusione del periodo di addestramento della formazione in vista dell'avvio della stagione acrobatica, in programma il 1° maggio sulla base aerea di Rivolto, non avrà luogo.
Chi era Alessio Ghersi
Ghersi era entrato in Aeronautica Militare nel 2007 con il corso 'Ibis V' dell'Accademia. Dopo le scuole di volo era stato assegnato al Quarto Stormo di Grosseto, dove aveva conseguito la qualifica di pilota combat ready sul velivolo Eurofighter, svolgendo attività di difesa aerea sia in ambito nazionale sia in missioni Nato. E poche settimane fa, ospite del liceo dove aveva studiato a Domodossola, aveva incitato i ragazzi «a seguire con concretezza i propri sogni, sapendo cogliere vittorie e sconfitte, nella consapevolezza che occorre impegno e sacrificio per raggiungere i risultati». Il velivolo su cui si è schiantato sul Monte Musi, ad un'altezza di circa 800 metri, era un Pioneer 300 costruito dalla Alpi Aviation di Pordenone. Ghersi e il suo amico erano decollati dall'aeroporto di Campoformido, dove l'ultraleggero era custodito e costantemente manutenuto in un hangar, attorno alle 18 di ieri. Si tratta di un aereo biposto, di proprietà dell'Aviazione, in uso ai piloti delle Frecce tricolori per voli di diporto. I corpi carbonizzati delle due vittime sono stati portati a valle già nel corso della notte, quando è giunta l'autorizzazione del magistrato di turno della Procura di Udine.
Le indagini
I rottami - sparsi per decine di metri nel fitto del bosco - sono sotto sequestro: la Procura di Udine ha delegato le indagini ai Carabinieri e aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro aereo e omicidio colposo, posto che dai primi accertamenti sembrerebbe escluso l'errore umano: gli investigatori concordano infatti sul fatto che il Pioneer fosse completamente ingovernabile, dal momento che il capitano aveva una vastissima esperienza e, nonostante questo, non sia riuscito a condurlo a terra.
--->La mappa con il punto in cui è precipitato l'ultraleggero
Il recupero delle salme è stato organizzato dal Soccorso alpino della stazione di Udine, dalla Guardia di finanza e dai carabinieri della Compagnia di Cividale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Udine. In serata l'Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) ha comunicato di aver disposto l'apertura di un'inchiesta e l'invio di un investigatore sul luogo dell'incidente. Tra coloro che volano in quelle zone, vi è il sospetto che l'incidente possa essere stato causato da uno dei vortici d'aria che spesso si forma sulla lunga catena dei Musi.
L'Aeronautica Militare si unisce al dolore dei familiari. Il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti, a nome di tutta la Forza Armata, si stringe alla moglie e ai loro due bimbi in questo momento di profondo dolore. Il tradizionale evento di conclusione del periodo di addestramento della formazione in vista dell'avvio della stagione acrobatica, in programma il prossimo 1° maggio sulla base aerea di Rivolto, non avrà luogo.
Il Capitano Ghersi, 34 anni , originario di Domodossola, ricopriva attualmente la posizione di 2° Gregario destro, Pony 5, all'interno della formazione delle Frecce Tricolori. Era entrato in Aeronautica Militare nel 2007 con il Corso Ibis V dell'Accademia Aeronautica. Dopo le scuole di volo era stato assegnato al 4° Stormo di Grosseto, dove aveva conseguito la qualifica di pilota combat ready sul velivolo Eurofighter, svolgendo attività di difesa aerea sia in ambito nazionale sia in missioni Nato. Selezionato successivamente per le Frecce Tricolori, avrebbe a breve preso parte alla sua quinta stagione acrobatica con la Pattuglia Acrobatica Nazionale.
L'altra vittima un parente
La seconda vittima dell'incidente è Sante Ciaccia, di 35 anni, originario di Monopoli (Bari) ma attualmente residente a Milano. Si tratta di un parente della moglie del pilota del velivolo, il capitano dell'Aeronautica Alessio Ghersi, dal 2018 componente delle Frecce Tricolori. Secondo quanto si è appreso, Ghersi e Ciaccia stavano facendo un sorvolo serale di qualche minuto per ammirare il paesaggio montano. Un'uscita di svago favorita dal fatto che il parente era giunto in Friuli per assistere all'Airshow delle Frecce, in programma alla Base aerea di Rivolto per domani, ora annullato in segno di lutto dai vertici dell'Aeronautica militare.
Il Gazzettino