Ultraleggero caduto, il pilota indagato per omicidio per la morte del fratello

Ultraleggero caduto, il pilota indagato per omicidio per la morte del fratello
PORDENONE - Autopsia e consulenza tecnica per fare chiarezza sul disastro aereo di San Michele al Tagliamento. Il sostituto procuratore Carmelo Barbaro ha disposto ulteriori...

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PORDENONE - Autopsia e consulenza tecnica per fare chiarezza sul disastro aereo di San Michele al Tagliamento. Il sostituto procuratore Carmelo Barbaro ha disposto ulteriori accertamenti sulla tragedia dell'Ibis Rj-03, il velivolo precipitato sabato pomeriggio in un campo alle porte di Bibione. Primo fra tutti servirà l'esame autoptico per identificare la vittima. Dai documenti ritrovati appare certo che la vittima sia Gianluigi Zanetti, 60enne residente a Cagliari, ma serviranno le analisi di laboratorio per identificare l'uomo, rimasto carbonizzato nell'esplosione del velivolo e per questo irriconoscibile.

Il magistrato vuole poi capire perchè il velivolo abbia perso quota schiantandosi al suolo. Non sarà facile per i tecnici periziare il tutto, dal momento che del piccolo aereo in vetroresina sono rimasti solo dei frammenti sparsi qua e là. Tutto è stato sequestrato per permettere all'autorità giudiziaria di indagare. Si tratta di accertamenti che hanno portato all'iscrizione sul registro degli indagati di Massimo Zanetti, il 56enne di Porcia, fratello della vittima, che pilotava il velivolo. Si tratta di un atto di garanzia che permetterà a Zanetti di difendersi nominando a sua volta un consulente. L'ipotesi di reato al vaglio del magistrato è quella di omicidio colposo. L'incarico per la perizia sarà conferito all'ingegner Ciro Ciotola di Udine, ma ogni accertamento al momento è sospeso, in quanto non è stato possibile notificare gli atti a Zanetti, che si trova ancora ricoverato in ospedale, in coma farmacologico.
Il 56enne è un pilota esperto con moltissime ore di volo alle spalle. Non è escluso che il velivolo abbia avuto un guasto o che all'origine dell'incidente vi siano delle raffiche di vento che hanno minato la stabilità dell'aereo. I testimoni hanno raccontato di aver visto verso le 15 di sabato il piccolo aereo alzarsi in volo dall'aviosuperficie di Bevazzana, salvo poi fare tre giri su se stesso, finendo per schiantarsi in un vicino campo di granturco. 
Tutto è ora al vaglio del magistrato, che si avvale dei carabinieri della stazione di Bibione, diretti dal luogotenente Raffaele Battipaglia. Una comunicazione sull'incidente e l'attività di indagine avviata è stata inviata anche all'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile.

Nel 2013 un triestino perse la vita mentre stava atterrando sulla stessa pista di Bevazzana. Il velivolo si schiantó sulla strada, poco prima del campo di volo. Quest'anno, all'inizio dell'estate, un altro incidente è accaduto a San Stino dove é deceduto un altro esperto pilota, il 54enne Enos Gaiga di Vigonovo.


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Il Gazzettino