«Gesù nasce, il pianeta muore». Blitz di Ultima Generazione alla messa di Natale al Santo

Due giovani attivisti sono stati denunciati dalla polizia per manifestazione non autorizzata e turbamento di funzione religiosa

PADOVA - Alla Basilica di Sant'Antonio di Padova a mezzanotte, due cittadini aderenti alla campagna Fondo Riparazione, promossa da Ultima Generazione, hanno preso la parola...

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PADOVA - Alla Basilica di Sant'Antonio di Padova a mezzanotte, due cittadini aderenti alla campagna Fondo Riparazione, promossa da Ultima Generazione, hanno preso la parola alla fine della messa esponendo dei cartelli con scritto «Gesù nasce, il pianeta muore» e «Meno soldi alle armi, più soldi alla gente». Federica, 17 anni inginocchiata all'altare rivolta ai fedeli, ha iniziato a parlare, ma dopo poche decine di secondi è stata accompagnata fuori dal servizio di sicurezza della chiesa che l'ha consegnata ad una pattuglia di polizia. Insieme a Tommaso, sono stati portati in questura e trattenuti fino alle 3 di mattina. Sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e turbamento di funzione religiosa. Federica ha letto in chiesa: «Questo non è un Natale di gioia. Come possiamo cantare mentre a Gaza si muore? Come facciamo a fare finta di niente quando ai nostri figli ci aspetta un futuro di siccità, carestie, inquinamento e collasso? Come possiamo pensare al pranzo di Natale mentre fuori di qui qualcuno deve scegliere tra le bollette ed il cibo? In un Paese che non sa cosa vuol dire essere unito, come affrontare i prossimi anni insieme, senza lasciare indietro nessuno? E ha aggiunto: «Abbiamo interrotto questo concerto per chiedervi di fermarvi e osservare veramente. Questo non è un Natale di gioia. Al contrario, l'umanità ha aperto le porte dell'inferno» come denunciato dal Segretario Generale dell'Onu. Dobbiamo tutti riflettere sull'assurdità di continuare la propria quotidianità di fronte a guerre, diseguaglianze e disastri causati dall'emergenza eco-climatica. Chiediamo al pubblico di prendere coraggio e guardare l'emergenza attuale, di prenderci delle responsabilità tutti insieme contro l'ennesimo governo indifferente ai problemi della popolazione».

 

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Il Gazzettino