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ROVIGO - Il secondo anno dell'era Covid, il primo con la campagna di vaccinazioni, i tamponi di massa, accanto a una massiccia campagna di assunzioni e a un piano di investimenti strutturali imponente, vede i conti dell'Ulss 5 registrare una perdita di 43,8 milioni. Questo dopo che nel 2019 era quasi riuscita a riequilibrare il bilancio con una perdita di 4,3 milioni, meno della metà dei 10,7 del 2018 e soprattutto dei 13,8 del primo bilancio dell'Ulss unica del 2017, dopo che nel 2020, il Covid ha sconvolto tutto e oltre ai suoi effetti più dolorosi dal punto di vista clinico, nonché sociali ed economici, ha portato il bilancio dell'Ulss 5 a meno 24,7 milioni, secondo quella che era stata la proposta di bilancio d'esercizio 2020. Ed è una proposta anche quella approvata il 27 aprile, perché si tratta di un primo documento contabile che tutte le Ulss hanno inviato alla Regione per un primo quadro ricognitivo, sulla base del quale verranno tarate le risorse. Fra l'altro, proprio in questi giorni la giunta regionale ha approvato le valutazioni sul garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea) rispettando i vincoli di bilancio e parametrati al raggiungimento degli obiettivi assegnati per il 2020 ai direttori generali.
LA PAGELLA
L'Ulss Polesana, guidata da marzo 2021 dal direttore generale Patrizia Simionato, con il punteggio di 91,95 centesimi si piazza al quinto posto dopo l'Ulss Dolomiti, l'Ulss Marca Trevigiana e l'Ulss Serenissima, davanti a Ulss Euganea, Ulss Pedemontana, Ulss Berica e Ulss Scaligera.
IL COMMENTO
«In questo momento - spiega il direttore amministrativo Urbano Brazzale - ci sono ancora da considerare delle variabili che incideranno sul consuntivo finale perché le erogazioni definitive da parte della Regione verranno stabilite dopo un'ulteriore ricognizione. Quello che va rimarcato è lo sforzo enorme fatto dalla sanità polesana in un anno difficilissimo. Perché ovviamente a far lievitare le spese sono state soprattutto le maggiori necessità imposte dalla risposta all'emergenza pandemica, compreso lo sforzo per il recupero delle prestazioni, sul quale il direttore generale Simionato ha puntato molto. Così come sugli investimenti. Come testimoniano la nuova ala del Pronto soccorso, la rinnovata Anatomia patologica e l'imponente ristrutturazione che ha interessato l'Oncologia. Si tratta dei primi tasselli per un rinnovamento complessivo dell'ospedale di Rovigo con uno stanziamento di quasi 40 milioni da parte della Regione e che ci vede ora impegnati nel progettare la riqualificazione della Pediatria e della Geriatria, per creare un nuovo ospedale dove i pazienti possano trovare nell'aspetto alberghiero oltre che clinico un valore aggiunto».
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