Udine. Borgo stazione, lotta a droga e illegalità: potate anche le siepi

Udine. Borgo stazione, lotta a droga e illegalità: potate anche le siepi
UDINE - Siepi basse per evitare che vengano usate come nascondigli. L'Amministrazione comunale ha deciso di potare gli arbusti lungo viale Leopardi, dopo che commercianti e...

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UDINE - Siepi basse per evitare che vengano usate come nascondigli. L'Amministrazione comunale ha deciso di potare gli arbusti lungo viale Leopardi, dopo che commercianti e residenti lo hanno informato che sono sfruttati per attività poco lecite. «I cittadini spiega l'assessore alla Sicurezza, Alessandro Ciani -, ci hanno segnalato che in mezzo alle siepi dell'aiuola spartitraffico avvengono a volte atti osceni, ma soprattutto che sono utilizzate per sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine e nascondere sostanze illegali. Non vogliamo toglierle, perché fanno parte dell'arredo urbano da molto tempo, ma abbiamo accolto la richiesta di abbassarle in maniera decisa. Intendo proseguire nel confrontarmi con le persone del quartiere aggiunge Ciani -, perché ho notato che anche i provvedimenti che sembrano piccoli danno i loro frutti».

GLI INTERVENTICome per esempio l'idea, sempre suggerita da chi vive e frequenta la zona, di far circolare gli agenti della Polizia locale anche a piedi o quella di aver previsto due posteggi (uno in via Roma e l'altro in viale Leopardi) riservati a polizia e vigili, così da aver la possibilità di monitorare il territorio anche con l'ufficio mobile. D'altronde, cambiare la situazione di Borgo Stazione è stato uno dei pilastri dell'attività della giunta Fontanini, che non ha risparmiato provvedimenti: dalla coppia di guardie giurate dedicata espressamente al controllo di quella parte della città, alle ordinanze che stabilivano gli orari di chiusura delle attività commerciali, fino alla richiesta fatta alle forze dell'ordine (e accolta) di aumentare i controlli nel Quartiere delle Magnolie. «Mercoledì sono stato a fare un sopralluogo racconta Ciani - e mi sono fermato a parlare con alcuni commercianti. Devo dire che, oltre a quello che ho sentito, ho visto con i miei occhi che la situazione è migliorata. Ci sono ancora delle problematiche, legate al comportamento di alcuni, anche se pochi, esercenti. Ma mi è stato riferito che i provvedimenti adottati della Questura (che ha fatto chiudere temporaneamente più di qualche locale, ndr) hanno avuto effetto e si è visto un cambio di registro. Ciò significa che la sanzione, anche pesante, a volte ha la sua importanza. Adesso i cittadini ci chiedono di non abbassare la guardia». E l'amministrazione non sembra essere intenzionata a farlo: la pattuglia di vigilantes è stata confermata fino a fine anno e presto il controllo del territorio sarà implementato anche grazie all'aumento delle telecamere. Due sono i finanziamenti regionali che il Comune ha ottenuto: uno da 180 mila euro, che sarà usato quest'anno e servirà ad acquistare cinque sistemi di lettura delle targhe da posizionare sui viali d'accesso, per sostituire gli impianti vecchi che non garantiscono una visuale puntuale e presidiare zone scoperte. Il secondo, da 400 mila euro, che verrà utilizzato nel 2020 e permetterà di acquistare un sistema di telecamere a riconoscimento facciale che sarà posizionato in zona stazione. In tutto, Borgo Stazione potrà quindi contare su una ventina di nuovi occhi elettronici. «Inoltre conclude Ciani -, con le assunzioni per la Polizia locale potremo potenziare i nostri controlli». A breve, infatti, il corpo potrà contare su 12 agenti in più: 6 assunti tramite un concorso già chiuso mentre e altri 6 che arriveranno dal concorso indetto nel 2016 e poi bloccato. La procedura è infatti ripartita e 25 candidati, tra quelli che avevano affrontato la prova scritta ormai tre anni fa, sono stati ammessi all'orale che si terrà il 9 e il 10 settembre.
Alessia Pilotto Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino