UDINE - È una condanna a 22 anni di reclusione per omicidio volontario quella chiesta ieri al termine del dibattimento dal pm Claudia Finocchiaro nei confronti di Francesca Del...
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Sattolo era rimasto ferito nell'abitazione della donna, a Scodovacca di Cervignano, in cui la coppia abitava. In quasi due ore di requisitoria il pubblico ministero ha ricostruito le ragioni per cui lo ritiene un omicidio volontario. Ha comunque chiesto una pena vicina al minimo (21 anni), senza ritenere necessario contestare né aggravanti né attenuanti. Di segno diametralmente opposto l'arringa con cui ha concluso l'udienza il difensore di Del Medico, l'avvocato Luca Beorchia ha chiesto l'assoluzione puntando in primis sull'accidentalità, sulla base delle dichiarazioni stesse del Sattolo. Prima di morire, infatti, l'uomo aveva riferito a carabinieri e soccorritori di essersi ferito in un incidente domestico, mentre tagliava la carne.
«L'imputata non ricorda nulla, ha un'amnesia da choc». La difesa ha poi ventilato la possibilità remota di un intervento di terzi e ha introdotto anche l'elemento di una legittima difesa. «Una coltellata è tipica di chi si difende. Altrimenti non avrebbe neppure chiamato i soccorsi». In subordine ha chiesto anche l'omicidio colposo o preterintenzionale.
«Suggestioni fornite dalla difesa, non credibili dal punto di vista logico» ribatte l'avvocato Diego Modesti, parte civile per conto dei familiari di Sattolo per cui ha chiesto un risarcimento danni di 930 mila euro per ciascun genitore e di 748 mila euro ciascuno per la sorella e il fratello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino