Rovereto. Uccide la vicina a colpi di accetta, poi il 48enne si costituisce ai carabinieri: «Anni di liti, non ho capito più nulla»

L'uomo ha incontrato la vittima mentre rincasava e dopo l'ennesima discussione l'ha colpita

Uccide la vicina (foto Pexels - Eva Bronzini)
TRENTO - Ha ucciso la vicina di casa, Mara Fait, infermiera di 63 anni in pensione, a colpi d'accetta. Poi l'uomo, 48 anni di origine albanese ma da tempo residente in...

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TRENTO - Ha ucciso la vicina di casa, Mara Fait, infermiera di 63 anni in pensione, a colpi d'accetta. Poi l'uomo, 48 anni di origine albanese ma da tempo residente in Italia, si è costituito ai carabinieri. L'omicidio è avvenuto ieri sera attorno alle 20.30 a Noriglio, frazione di Rovereto, in via Fontani.

Le indagini sono affidate ai carabinieri, che cercano di ricostruire la vicenda. Pare che tra l'uomo e la vittima ci fossero state accese discussioni. E proprio al culmine di uno di questi litigi l'uomo avrebbe impugnato l'ascia che usa per tagliare la legna e l'avrebbe uccisa. L'unica testimone è l'anziana madre della donna.

La confessione

Ora il 48enne si trova in carcere a Spini di Gardolo di Trento. Da quanto è emerso dagli accertamenti condotti dai carabinieri, coordinati dalla pm Viviana Del Tedesco, l'uomo, operaio, vive in uno dei cinque appartamenti della palazzina di via Fontani davanti a cui è avvenuto l'omicidio. Gli altri quattro sono di proprietà della vittima. Dalle prime indagini degli investigatori è emerso che non solo i rapporti tra l'uomo e Mara Fait erano difficili e conflittuali da anni, ma anche che sono state intentate reciproche azioni legali proprio per quei dissidi.

Quello che è successo venerdì sera verso le 20.30 però non è ancora del tutto chiaro: il 48enne aveva con sé l'accetta quando ha incontrato Mara Fait sotto casa: stava tornando a casa dal lavoro e ha visto la 63enne sotto braccio alla madre anziana. C'è stata l'ennesima discussione e poi l'uomo, che ha raccontato di essere esasperato, ha colpito la vicina alla testa. Poi ha lasciato l'attrezzo in un cespuglio, dove è stato ritrovato, e si è diretto in caserma. Agli inquirenti il 48enne ha detto di non ricordare bene cosa sia successo, solo di non «aver capito più nulla». L'anziana madre della vittima è stata ascoltata ma le sue dichiarazioni non sono servite a dirimere il caso. In casa in quel momento c'era anche il figlio 30enne della vittima ma è sceso dopo i fatti. Nessuno dei vicini ha assistito alla scena.

La vittima, Mara Fait

 

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Il Gazzettino