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MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - Cade a terra ubriaco e si ferisce, avvocato mottense lo rimette in piedi ma accusa: «Di fronte c'erano circa venti persone, nessuna ha alzato un dito». Il professionista era infatti appena uscito dall'ufficio e aveva adocchiato un ragazzo che, in preda ai fumi dell'alcol, non si teneva in piedi, cadendo poi a terra. Si è dunque avvicinato, chiedendogli se si sentiva bene. Poi lo ha aiutato a rialzarsi da terra: ma il giovane era visibilmente scosso per questioni personali. Dunque ha portato la sua bicicletta in ufficio e si è offerto di accompagnarlo a casa in macchina. Il tutto davanti ai clienti di un bar, circa una ventina, che hanno osservato la scena senza muovere un dito.
I FATTI
L'episodio è accaduto venerdì 18 giugno ed è stato raccontato ieri da Stefano Colledan, avvocato mottense molto conosciuto: il suo studio si trova proprio nel cuore della piazza.
LA CONSIDERAZIONE
Da qui l'accusa: «Mi sono sentito bene per quello che ho fatto. Poi però ho sentito rabbia, tanta rabbia. Il fatto è successo proprio davanti al bar di piazza San Rocco. C'erano sedute fuori dal bar - le ho contate - 19 persone, più o meno sono sempre quelle che bivaccano lì mattina e sera. Non se ne è alzato uno. Questo non è più il mio paese, da tempo» conclude amareggiato Colledan.
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