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VERONA - Selfie scattati dal reparto e postati sui social, tweet con commenti e descrizioni intime sui pazienti del Pronto soccorso che si ritrovavano al centro di chat e conversazioni sui social. Una nuova bufera travolge l’ospedale di Borgo Roma e fa riemergere l'ombra di «Comandante diavolo», l’account dietro il quale si nascondeva una dottoressa, poi sospesa e denunciata. Una brutta storia che pareva dimenticata, ma oggi come allora il copione si ripete: una dottoressa che mette in piazza su Twitter notizie riservate e diagnosi riguardanti i pazienti del pronto soccorso. L’azienda ospedaliera fa sapere che sta «facendo le verifiche ed entro la settimana avrà il quadro della situazione». Del caso è stata interessata anche la polizia postale che ora sta dando la caccia a questa misteriosa dottoressa. Il primo obiettivo è accertare se dietro questi nuovi tweet si celi ancora «Comandante diavolo», la dottoressa del Pronto Soccorso che per quasi un anno, dal dicembre 2014 al settembre 2015, aveva messo on line foto di pazienti, postandole su Twitter con tanto di commenti e raggiungendo un totale di duemila tra scatti e video che ritraevano scene di ordinaria vita e lavoro in corsia.
In Procura venne presentato un esposto dal direttore generale Francesco Cobello, ma alla fine il gip dispose l’archiviazione: scagionata sotto il profilo penale, la dottoressa tornò poi in servizio e tuttora esercita al Pronto Soccorso di Borgo Roma.
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Il Gazzettino