JESOLO - Forse è solo un effetto del caldo torrido degli ultimi giorni, magari abbinato a un po' di istinto esibizionista. Per contro, chi ha sollevato la questione,...
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La polemica ritorna puntuale ogni anno, ed è riesplosa nuovamente negli ultimi giorni. Anche perché dopo le passeggiate lungo il marciapiedi in costumi sempre più micro, il passo successivo è stato quello degli acquisti nei negozi, sempre in perizoma o simili, girando tranquillamente tra gli scaffali. Esattamente come se si fosse sulla battigia, anche se lo scenario è completamente opposto e caratterizzato da strade, marciapiedi e negozi, compresi bar e alimentari. Quanto basta per sollevare una nuova ondata di indignazione e riaprire un nuovo capitolo sulla questione decoro in città. Senza dimenticare che la questione è anche di igiene, come hanno sottolineato i commercianti che per le loro attività devono sottostare a rigidi protocolli Haccp.
«E' una questione legata ai comportamenti delle persone commenta il presidente di Confcommercio, Angelo Faloppa . Del resto basta vedere cosa sta accadendo a Venezia, anche se nel nostro caso il fatto di essere una città di mare ci aiuta a comprendere un po' di più queste situazioni. Non servono ordinanze, ma un po' di buona educazione in più in alcune circostanze non guasterebbe». A gettare acqua sul fuoco è il sindaco Valerio Zoggia: «L'importante è che queste persone non circolino in questa maniera vicino alle chiese, come tra l'altro vieta una norma nazionale commenta . Ma oltre questo caso specifico credo che in un città balneare come la nostra queste siano situazioni abbastanza normali. Tra l'altro molti negozi si trovano vicino alla spiaggia: non ho intenzione di fare delle ordinanze specifiche, certo molto dipende dalla sensibilità delle persone che dovrebbero capire in che modo vestirsi quando si spostano in città». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino