TREVISO - Sempre più cinesi e tedeschi, e valdostani. I primi preferiscono il mordi e fuggi. I secondi, invece, si fermano per qualche giorno. Sono stati loro a trainare il...
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RECORDComplessivamente l'anno scorso nella Marca sono stati contati esattamente 974.500 arrivi e oltre 2 milioni 11mila presenze. La permanenza media si aggira sui due giorni. A far impennare i grafici sono in particolare le zone di Castelfranco (+24% arrivi e +21% presenze), Treviso Nord (+19 e +18%) e Vittorio Veneto (+16 e +20%). Anche il capoluogo ha visto un aumento: +14% arrivi e +15% presenze. La parte del leone è sempre recitata dai comuni a sud di Treviso, fetta di territorio comoda per chi visita Venezia. Solo qui si registrano quasi un terzo degli arrivi e oltre un quarto delle presenze totali. I turisti italiani arrivano in particolare dalla Lombardia e dal resto del Veneto. Curioso il dato riguardante la Valle d'Aosta. Nel 2017 c'è stata un'impennata di turisti dalla regione più piccola d'Italia: +64% arrivi e +78% presenze.
DALLA CINA
I cinesi, dopo un leggero calo, sono tornati a superare quota 100mila arrivi (+18%). Mentre i tedeschi sono attorno ai 50mila (+10%). In terza posizione ci sono gli Stati Uniti con oltre 20mila arrivi (+21%). Il 54% di stranieri ha optato per alberghi a 4 stelle. Come il 37% degli italiani. E un terzo del totale sceglie strutture extra-alberghiere. «Negli ultimi 10 anni non si erano mai visti aumenti in doppia cifra», sottolinea soddisfatto Stefano Marcon, presidente della Provincia. Da dove arriva questo boom? «Il turismo non è una scienza esatta. Incide anche l'andamento nazionale. Ma è evidente che stiamo raccogliendo i frutti del lavoro fatto spiega i dati si commentano da soli. Nella Marca i turisti trovano cultura, percorsi green, enogastronomia e molto altro ancora. Oggi possono essere classificati come ricercatori di esperienze ed emozioni. Il trevigiano riesce a dar loro le giuste risposte».
MOSTRE E ALPINI
Sull'andamento mai così positivo hanno sicuramente inciso le grandi mostre organizzate a Treviso e l'adunata degli Alpini. «Ma quest'ultima non quanto si potrebbe pensare specifica Roberto Fava, consigliere provinciale con delega al turismo stiamo parlando di meno di una settimana in un intero anno. Nel mese di maggio è stato sì registrato un aumento dei turisti dell'8%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ma questo non ha gonfiato i numeri di tutto il 2017». Adesso si punta a fare ancora meglio. Il trampolino per il turismo della Marca si chiama Organizzazione di gestione della destinazione (Ogd). Comprende in tutto 65 Comuni. Ad oggi l'organo può contare su circa 400mila euro all'anno provenienti dalle tasse di soggiorno dei municipi. Nelle ultime settimane Mogliano, Preganziol, Silea e Roncade si sono chiamati fuori. Ma si guarda avanti puntando a raggruppare tutti e 95 i Comuni trevigiani, oltre ai partner privati. La presidenza dell'organismo è stata affidata alla Camera di Commercio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino