​Turismo, moria di imprese nel Nordest e gli imprenditori chiedono nuovi aiuti

Turisti a Venezia
VENEZIA - Turismo, la crisi accelera. «Nel 2021 sono state chiuse 276 imprese legate al turismo in Veneto e 57 in Friuli Venezia Giulia, mai così male negli ultimi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Turismo, la crisi accelera. «Nel 2021 sono state chiuse 276 imprese legate al turismo in Veneto e 57 in Friuli Venezia Giulia, mai così male negli ultimi cinque anni - avverte Francesco Mattiazzo, presidente Assoturismo Veneto di Confesercenti che rappresenta agenzie di viaggio, alberghi e ristoranti, guide turistiche e trasporti legati al settore -. Anche la primavera parte in salita: per marzo ancora senza prenotazione l'80% delle camere disponibili tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sono spariti completamenti viaggi di lavoro e convegni». L'emergenza per gli operatori del turismo dunque non è finita. «Oggi abbiamo disperatamente bisogno di sostegni più incisivi da parte del governo e dalle Regioni, o le chiusure accelereranno perché il sistema bancario non ci sta assolutamente finanziando anche per i paletti europei - dice Mattiazzo -. Sono in arrivo altri aiuti ma non sappiamo di che entità. C'è ancora la cassa integrazione per il personale ma i costi sono esplosi: abbiamo bisogno di tempo. Sappiamo che ci sarà la ripartenza in estate, dobbiamo arrivare a giugno e riprendere fiducia col ritorno degli stranieri». E le aperture, 111 in Veneto e 28 in Friuli Venezia Giulia nel 2021? «Iniziative soprattutto di giovani che utilizzano il digitale e nel campo della ristorazione, ma sempre sulle zone di mare e montagna oppure in città come Venezia che oggi stanno vivendo un risveglio per Carnevale - risponde Mattiazzo - ma gli alberghi per riempire fanno anche sconti e quindi i fatturati sono sempre in calo rispetto al 2019».


REGOLE CHIARE

«Non ci sono certezze e neppure date per la piena riapertura e la fine da restrizioni da pandemia: fino a quando rimarranno lo stato d'emergenza e il green pass sarà dura far tornare soprattutto i turisti stranieri: servono segnali incoraggianti, date precise per la riapertura completa, regole uguali in tutta Europa», avverte Mattiazzo. «Basta green pass e restrizioni. L'emergenza è finita, solo Roma non se ne accorge», sottolinea l'associazione Ristoratori Veneto: «L'idea che una norma del genere possa proseguire anche oltre il 31 marzo, data che il Governo indica come fine dell'emergenza, è ridicolo. Certificato verde e restrizioni andrebbero eliminati già adesso per permetterci di ripartire davvero: sono due anni che sopportiamo, ora basta».


Ma si guarda anche al futuro. Per l'estate si deve riproporre l'alleanza per la promozione delle spiagge tra Veneto con l'Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia? «Per noi tutte le iniziative che cercano di riportare turisti in Italia vanno bene, ma serve anche una campagna a livello governativo», dice Mattiazzo.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino