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CAMPOSAMPIERO - Un tumore di 1,6 chili, delle dimensioni di una gravidanza di sei mesi. La massa tumorale è stata rimossa a una donna dall'équipe del dottor Marcello Rigano, direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Camposampiero. «Un tumore, che si è poi rivelato essere benigno, di circa 1 kg e 600 grammi: le dimensioni erano paragonabili ad una gravidanza di sei mesi» ha spiegato il chirurgo.
«Mi ero trascurata a lungo: prima la morte di mio padre, seguita subito dalla malattia di mia madre; e poi due figli, una vita piena zeppa di cose da fare e le incombenze di una quotidianità che, a volte, non ti lascia più neanche il tempo per te stessa» ha raccontato Paola, nome di fantasia, mamma 49enne che ha subito l’asportazione dell’utero, interessato da una massa tumorale molto seria e preoccupante.
Il tumore è stato asportato per mezzo della chirurgia mininvasiva robotica. «Questa tecnica nasce come evoluzione della laparoscopia e rappresenta, da più di un decennio, un’eccellenza del nosocomio di Camposampiero, che vanta circa 70 interventi annui, uno tra i numeri più alti che si registrano in tutto il Veneto, non solo in ambito ginecologico, ma anche urologico e chirurgico - fanno sapere dall'Ulss 6 Euganea - Tra i benefici di questo approccio vanno evidenziati una sensibile riduzione delle complicanze, delle perdite ematiche e dei giorni di ospedalizzazione, oltre che a una migliore rimozione dei linfonodi, anche grazie a una visione stereoscopica ad alta definizione che consente un’ulteriore magnificenza delle immagini».
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