Resta a casa dal lavoro perché ha un cancro: perde il posto

Resta a casa dal lavoro perché ha un cancro: perde il posto (Foto di Quinn Kampschroer da Pixabay)
MESTRE - «Rimane a casa dal lavoro quattro mesi perché viene operata per un cancro al seno, fortunatamente la situazione si risolve per il meglio, ma al momento di...

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MESTRE - «Rimane a casa dal lavoro quattro mesi perché viene operata per un cancro al seno, fortunatamente la situazione si risolve per il meglio, ma al momento di riprendere il suo posto, l'azienda, subentrata nel frattempo alla ditta che in precedenza aveva l'appalto delle pulizie alla caserma Matter, le comunica che per lei non c'è più posto». È quanto racconta A.V., marito di una donna che da vent'anni lavora alle dipendenze delle ditte che hanno l'appalto delle pulizie presso la caserma Matter di Mestre, la Bafile di Malcontenta e quella di Forte Sant'Andrea a Venezia. «Nel momento in cui mia moglie si è presentata a giugno per riprendere il lavoro - riferisce il marito - le è stato esplicitamente detto, in presenza anche del rappresentante sindacale, che alla Matter i posti erano tutti occupati e che se voleva continuare a lavorare avrebbe dovuto, dichiarando per iscritto la disponibilità allo spostamento, trasferirirsi alla caserma di Malcontenta. La mancanza del posto alla Matter è stata una giustificazione  pretestuosa continua il coniuge visto che una decina di giorni dopo, destinandolo proprio alla caserma di via Terraglio, è stato assunto un giovane con le stesse mansioni di mia moglie. Ci tengo a sottolineare che mia moglie svolge quel lavoro alla Matter da ben vent'anni e che in questo lungo lasso di tempo si sarà assentata per malattia, si e no, una decina di giorni complessivamente. Va detto, pure, che a giugno, quando si è presentata per riprendere il lavoro, lo ha fatto contro il parere dei medici, visto che le avevano consigliato di prolungare la convalescenza ancora di qualche mese per poter raggiungere la piena guarigione». 

LA LEGGE 104Dalla Matter a Malcontenta, tutto sommato, ci sono poco più di dieci chilometri, quindi un trasferimento, in definitiva, non impossibile, se non fosse, però, che la signora, che risiede a Mogliano Veneto, beneficia delle agevolazioni della legge 104, concessale per poter prestare assistenza all'anziana mamma malata. Legge che fa divieto di trasferire, senza consenso, il lavoratore che assiste con continuità un familiare disabile convivente e che gli riconosce il diritto all'assegnazione della sede più vicina al familiare da assistere. 

L'AVVOCATO«Condizioni che l'azienda conosce benissimo prosegue il marito tant'è che non vuole metterlo per iscritto, ma pretende che sia mia moglie a chiedere e sottoscrivere il trasferimento a Malcontenta. Ci siamo, pure, rivolti ad un legale conclude ma nonostante la lettera dell'avvocato con la quale è stato chiesto all'azienda di far rientrare mia moglie in servizio presso la caserma Matter, stiamo ancora attendendo una chiamata». 
Mauro De Lazzari Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino