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FIUME VENETO - Una 90enne truffata e una centenaria sotto choc. Dopo mesi di silenzio, la banda delle truffe agli anziani è di nuovo in azione nel Friuli Occidentale. Le ultime segnalazioni risalgono a sabato 29 aprile nel territorio comunale di Fiume Veneto, dove una 90enne è stata raggirata da un falso rappresentante delle forze dell'ordine che le ha fatto credere che il figlio era rimasto vittima di un incidente stradale e aveva bisogno di denaro in contate. La donna, molto scossa e preoccupata per il figlio, ha consegnato 600 euro all'uomo che, pochi minuti dopo la telefonata, si è presentato alla sua porta. Sul caso, denunciato ai carabinieri della stazione di Fiume Veneto, sono in corso accertamenti. Diversi gli episodi sventati dagli stessi anziani. In un caso la situazione di pericolo prospettata a una centenaria ha avuto ripercussioni dal punto di vista psicologico, perché la donna è rimasta duramente provata.
LE SEGNALAZIONI
I Carabinieri invitano alla massima prudenza e ricordano agli anziani che nessun rappresentante dell'Arma o della Polizia di Stato chiede denaro in contante per risolvere pratiche o problemi legati a incidenti stradali.
SOTTO CHOC
Tra gli anziani presi di mira c'è anche una donna di 101 anni. A raccontare sui social la brutta esperienza è stato il figlio. La madre, ammalata ma lucidissima, ha risposto alla telefonata. Uno sconosciuto le ha spiegato che il figlio aveva avuto un incidente stradale e che avrebbe dovuto consegnare subito 3mila euro a un avvocato mandato dai carabinieri per velocizzare le pratiche. «Soldi da dare brevi manu a un mediatore che era già in zona», ha spiegato il figlio mettendo in guardia i concittadini. Il figlio è furibondo. «La mamma - spiega - trema e piange di continuo». E poco importa se il figlio le ha ripetuto che non c'è stato alcun incidente, che sta bene e che non bisogna pagare nessuno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino