ROVIGO Nonostante il coronavirus, le truffe agli anziani non vanno in quarantena. Anzi, dopo la fase di massima emergenza della pandemia, le cifre sono triplicate: in Polesine,...
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LE CAUTELE
Le statistiche dicono infatti che una risposta come “Aspetti, ora chiamo mio figlio”, oppure “Attenda, voglio informarmi”, basta a mettere in fuga i truffatori. Poi, può anche capitare, com’è successo martedì a Rovigo, che il controllo seguito a una telefonata di segnalazione ha verificato che si trattava davvero di un addetto alla lettura del contatore del gas. In ogni caso, per le persone sole, resta fondamentale rivolgersi ai familiari o alle forze di polizia davanti al rischio di subire un raggiro. «In questo periodo abbiamo notato che le persone anziane sono state più colpite da questi eventi. Tutto parte dalla prevenzione perché - ha ricordato Zito - spesso questo tipo di reati si svolge tra le mura di casa», e quindi vanno seguiti consigli come non aprire agli sconosciuti, non tenere denaro oppure oggetti preziosi in cassetti o armadi a portata di mano e diffidare dalle telefonate di chi racconta che sta assistendo una persona di famiglia che ha bisogno di denaro per risolvere un problema. Il consiglio è tenere monili e contanti in luoghi più opportuni invece che in casa: a volte tra le mura domestiche sono custodite cifre incredibili, come nel caso di una vittima, ancora una volta un anziano, che all’insaputa dei figli aveva in casa 100mila euro. A insospettire può essere anche l’abbigliamento di tutto punto, quando è inadatto al periodo: giacca, cravatta e cappello indossati nonostante il caldo di agosto, e poi una busta sospetta in mano, un anno fa avevano portato all’arresto in flagranza di un truffatore mentre usciva dall’abitazione della persona raggirata, alla quale aveva sottratto alcuni gioielli con la “truffa dell’avvocato”: cioè, mandare in confusione una persona anziana dicendo che un suo caro ha avuto un incidente, e che ha bisogno di denaro per sostenere le spese del sinistro stradale. Il commissario capo Gianluca Gentiluomo, che guida la Squadra mobile, s’è soffermato così sulla maniera di procedere dei truffatori, dato che i particolari fanno alzare le antenne e aiutano a prevenire il reato. Nell’ultimo periodo, hanno raccontato Zito, Gentiluomo e il commissario Annalisa Formaglio, vice dirigente dell’Anticrimine, è frequente l’artificio di presentarsi come “tecnico dell’acquedotto” utilizzando anche spray.
GLI ADESCAMENTI
C’è sempre la tecnica dell’abbraccio per sfilare via l’orologio di valore. Oppure la finta vendita di frutta e verdura “porta a porta”: una modalità di vendita che deve far insospettire perché è ormai scarsamente utilizzata in emergenza Covid. E visto il periodo di emergenza, c’è stato anche il caso - solo uno riscontrato finora - di chi s’è presentato per “fare una sanificazione”. Più spesso a cercare il contatto per introdursi in casa sono donne: nelle intenzioni di chi organizza le azioni fraudolente, infatti, il gentil sesso ispira più fiducia.
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Il Gazzettino