ROVIGO - La truffa del falso addetto dell’acquedotto ha mietuto due nuove vittime, due ultraottantenni. Le truffe sono state messe a segno ieri mattina, una a Rovigo e...
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Esattamente come è successo ieri. La prima truffa si è consumata attorno alle 8.30 a Rovigo. È stato un 86enne residente a San Bortolo a finire nel mirino del malvivente che sembrerebbe aver agito da solo, introducendosi nell’abitazione parlando di fantomatici problemi all’acquedotto e della necessità di un controllo dell’acqua. Una scusa che gli ha permesso di fuggire dopo aver arraffato due orologi e alcuni gioielli. Copione simile nel suo svolgimento a Stienta, attorno a mezzogiorno. Il finto tecnico ha raggirato una 87enne, facendosi consegnare due anelli e la collana che l’anziana aveva addosso, per poi dileguarsi. Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri, che non sembrano, almeno in prima battuta, ravvisare elementi che mettano in diretta correlazione le due truffe, che potrebbero quindi aver visto agire anche due diverse persone.
Il sindaco di Stienta Enrico Ferrarese, non appena venuto a conoscenza dell’accaduto, ha provveduto a lanciare un avviso sui social: «Attenzione importante! - ha scritto su Facebook alle 12.27 - Segnalazioni di truffe e furti a danno di anziani sul territorio con soggetti che si introducono nelle abitazioni fingendosi operatori del servizio idrico o elettrico. Avvertite e date supporto in particolare agli anziani. Anche solo in caso di dubbio chiamate le forze dell’ordine o la polizia locale».
Acquevenete, da parte sua, già in occasione del precedente doppio episodio, aveva diramato a sua volta una nota: «Il personale tecnico non è autorizzato a proporre analisi dell’acqua, a raccogliere dati sensibili degli utenti o a effettuare operazioni simili presso le abitazioni: per qualsiasi chiarimento telefonare al numero verde gratuito 800991544. Vanno segnalati eventuali comportamenti sospetti alle forze dell’ordine». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino