Truffa nel Trevigiano. Usava la foto di Carlo Giuliani, manifestante no-global ucciso al G8 di Genova, per raggirare le Poste: preso un 19enne di Spinea

Carlo Giuliani, manifestante ucciso al G8 di Genova
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CASALE SUL SILE (TREVISO) - Voleva mettere a segno delle truffe online attivando una Postepay con una carta d’identità contraffatta. Ma lunedì è stato smascherato e arrestato. In manette è finito un 19enne di Spinea (Venezia). In passato aveva usato la foto di Carlo Giuliani, il manifestante no-global ucciso al G8 di Genova. Lunedì, invece, si è spacciato per un cittadino indiano. Il funzionario però ha fiutato l’inganno e ha dato l’allarme al 112. Dopo un maldestro tentativo di fuga, il ragazzo è stato arrestato per resistenza, possesso di documenti di identità falsi e truffa. Già rimesso in libertà, il truffatore è già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti.


IL SOSPETTO 
È stato possibile smascherare le intenzioni del diciannovenne grazie all’occhio esperto del dipendente che alla vista della carta di identità si è subito insospettito perché il documento non ha superato le verifiche antifrode del sistema di Poste. Il documento era intestato a un cittadino indiano e risultava emesso da un piccolo Comune del Bresciano. Il ragazzo era un volto noto: su di lui pendeva un preallarme dato dalla direzione centrale di Poste verso tutti gli uffici postali del territorio. Il giovane si era già recato in altri sportelli, recintando sempre lo stesso copione: esibiva un documento contraffatto per attivare una postepay che poi avrebbe utilizzato per mettere a segno truffe online. In alcuni casi c’è anche riuscito. Ma ieri è stato messo con le spalle al muro tradito dal suo stesso piano. La sua falsa identità non è sembrata credibile agli occhi e all’esperienza del funzionario che non se l’è lasciato sfuggire e ha chiamato immediatamente il 112.


INCHIODATO


Sulla scia dell’allerta lanciata dalla sede centrale di Poste Italiane, che aveva anche diramato un identikit del sospettato, tutti i funzionari erano pronti a intervenire, con la speranza di poter bloccare il suo gioco fatto di false identità. In alcuni documenti ha utilizzato persino la foto di Carlo Giuliani, il manifestante che prese parte alle proteste del movimento no-global, venendo ucciso all’età di 23 anni da un carabiniere, durante i fatti del G8 di Genova nel luglio del 2001. La fine del giovane veneziano è, fortunatamente, meno drammatica. Intercettato immediatamente dai carabinieri è stato prima arrestato e poi rilasciato. Per il diciannovenne resta la denuncia per resistenza, possesso di documenti di identità falsi e truffa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino