Truffa del Postamat, commerciante si trova il conto svuotato dalla falsa cliente

Truffa del Postamat, commerciante si trova il conto svuotato dalla falsa cliente
MESTRE - Non è la prima vittima della truffa del Postamat e purtroppo non sarà l'ultima, ma per le modalità con cui è avvenuto l'episodio ha...

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MESTRE - Non è la prima vittima della truffa del Postamat e purtroppo non sarà l'ultima, ma per le modalità con cui è avvenuto l'episodio ha dell'incredibile: una commerciante mestrina di 45 anni, P. R.,  è stata truffata di quasi tremila euro da una cliente che si era presentata alla sua socia telefonicamente nel tardo pomeriggio (con le banche già chiuse): «Sono di Roma, mia figlia vive e lavora a Marghera - aveva detto la donna presentandosi con nome e cognome (ovviamente falsi) - e vorrei farle un bel regalo. Purtroppo mi hanno diagnosticato il Covid e sono bloccata a casa. Se siete d'accordo vi faccio un bonifico e quando lo ricevete preparate un "buono regalo" che poi mia figlia spenderà nel vostro negozio, diciamo 500 euro».

Detto fatto: la commerciante fornisce l'Iban del proprio conto corrente alla sedicente cliente e aspetta. Ma meno di mezz'ora dopo viene richiamata sul cellulare (dettaglio importante) dalla cliente che spiega: "Io sono dipendente delle Poste e ho il conto che non permette bonifici senza una causale precisa se non con altri correntisti postali. Se lei può andare a un Postamat entro sera la guido per fare direttamente lei l'operazione, mia figlia passerebbe domani a ritirare il buono, quando avrete già ricevuto i soldi".

Il tono della "cliente" è molto sicuro e la commerciante asseconda la richiesta. Quando arriva davanti a un Postamat chiama la donna a Roma e si lascia guidare nell'operazione allo sportello dopo aver inserito il proprio bancomat  e comunque senza mai dare  il "Pin" alla cliente. Fatto sta che invece di prelevare l'importo lei ricarica la carta della truffatrice. Il grave è che lo fa ripetendo più volte l'operazione con importi per quasi 3.000 euro. 

A un certo punto sente sul cellulare (utilizzato apposta dalla "cliente") i messaggini Sms in arrivo dalla sua banca, sospende la telefonata e li legge: sono tutti avvisi di prelievi da 250 euro ciascuno (il massimo importo possibile per singola operazione). La truffata, sotto choc, riaggancia e cerca subito di bloccare le operazioni col numero verde della propria banca, ma gli addebiti su carte ricaricabili Postamat  sono immediati e non le resta che presentare denuncia ai carabinieri di Mestre. Ora intende affidarsi a un legale o a un'associazione di consumatori per tentare di recuperare almeno parte della somma. E ha poi scoperto sul web di non essere sola ad essere caduta nel tranello.

Il numero di cellulare da cui è partita la truffa è lo 350/9292610 e risulta peraltro ancora attivo.

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Il Gazzettino