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PORDENONE - La truffa delle assicurazioni online sta cominciando a mietere vittime anche in provincia di Pordenone. Diverse segnalazioni stanno arrivando alle forze dell’ordine, in particolare alla Polizia postale. Si tratta di vicende fotocopia, come quella capitata a una giovane coppia che risiede nell’Azzanese. Per risparmiare si è affidata a un sito online. Sembrava tutto regolare. E il prezzo - 390 euro - era conveniente. Una volta ricevuto il tagliando assicurativo i due giovani hanno provato a contattare i numeri di telefono indicati nella polizza per avere la conferma dell’avvenuta copertura assicurativa. A quel punto è cominciato l’incubo.
Il numero risultava inesistente. I due hanno capito di essere caduti nella trappola delle assicurazioni truffa. Hanno contattato il broker lamentando che i numeri indicati risultavano inesistenti. «Non si preoccupi - è stata la risposta - È molto probabile che i moduli siano vecchi».
Non convinta, la coppia ha contattato l’Helvetia, perchè quello era il nome usato per la polizza. Ha inviato via mail tutta la documentazione chiedendo una verifica. L’ufficio antifrodi è stato lapidario: «La polizza è contraffatta. Noi non abbiamo alcuna collaborazione con quel sito oline». Sulle polizze-truffa l’attenzione è molto alta. Sul web si trovano lunghi elenchi di assicurazioni fasulle o inaffidabili. Ce n’è uno, molto dettagliato, stilato anche dalla Guardia di finanza. Nei giorni scorsi ne ha parlato anche Striscia la notizia, fornendo una serie di consigli attraverso il presidente di Afue, Daniele Pistolesi. Dopo aver visto il servizio la coppia si è rivolta all’associazione. «In questi casi - spiega Pistolesi - bisogna chiamare il numero di telefono che si trova dietro la carta di credito e contestare la transazione, in quanto si tratta di una truffa. Se è statao fatto un bonifico, basta chiamare la banca e richiamarlo per frode finanziaria. Se invece vi è stata una ricarica con Postepay, bisogna scrivere allegando la ricevuta all’ufficio reclami Bancoposta».
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Il Gazzettino