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MESTRE - «Abbiamo pagato abbastanza finora. Da adesso in poi quello che ordineremo ce lo offrirete». Il messaggio è arrivato più o meno così, diretto e un po’ biascicato dopo una giornata alla sagra innaffiata da fiumi d’alcol, con il tono fermo, però, tipico dell’atteggiamento intimidatorio. È finita male: non appena hanno visto che qualcuno si era allontanato per chiamare la polizia è scattata la furia e quattro volontari della parrocchia sono finiti all’ospedale. Un pestaggio brutale, quello avvenuto la sera del 1. Maggio alla sagra di San Marco e San Pietro di Trivignano (Venezia). Protagoniste alcune famiglie rom della zona che si erano trovate sotto il tendone per festeggiare un compleanno e su cui, ora, stanno indagando le forze dell’ordine.
LA RICOSTRUZIONE
Si sono seduti al tavolo prima di mezzogiorno.
LE REAZIONI
La polizia si è fatta consegnare le telecamere del sistema di videosorveglianza della sagra. Tre dei protagonisti sarebbero già stati identificati: il cerchio sugli autori potrebbe stringersi già nelle prossime ore.
La rissa dell’altra sera, avvenuta all’ora di cena, sotto gli occhi esterrefatti di circa duecento persone sotto a quel tendone, è stata uno choc per i residenti. La sagra di San Marco e San Pietro è una delle più antiche della zona, con i suoi 120 anni di storia. «Non lasceremo impunito un atto così incivile - tuona il presidente della municipalità Francesco Tagliapietra – ci sono indagini in corso e speriamo si chiudano quanto prima, ci auguriamo un’azione energica e veloce». «Trivignano è un’area che vive un contesto ancora rurale, pur essendo all’interno della città di Venezia - aggiunge la consigliera di municipalità del Partito democratico Emanuela Zanatta - quella di San Marco e San Pietro è una sagra paesana, un momento genuino di aggregazione. Episodi del genere sono e devono essere inaccettabili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino