L'aggressione dei nomadi alla sagra di Trivignano, il testimone: «Erano alterati, non volevano pagare. Poi il caos»

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Davide Tamiello
L'aggressione dei nomadi alla sagra di Trivignano, il testimone: «Erano alterati, non volevano pagare. Poi il caos»

MESTRE - «Abbiamo pagato abbastanza finora. Da adesso in poi quello che ordineremo ce lo offrirete». Il messaggio è arrivato più o meno così, diretto e un po’ biascicato dopo una giornata alla sagra innaffiata da fiumi d’alcol, con il tono fermo, però, tipico dell’atteggiamento intimidatorio. È finita male: non appena hanno visto che qualcuno si era allontanato per chiamare la polizia è scattata la furia e quattro volontari della parrocchia sono finiti all’ospedale. Un pestaggio brutale, quello avvenuto la sera del 1. Maggio alla sagra di San Marco e San Pietro di Trivignano (Venezia).

Protagoniste alcune famiglie rom della zona che si erano trovate sotto il tendone per festeggiare un compleanno e su cui, ora, stanno indagando le forze dell’ordine. 

LA RICOSTRUZIONE

Si sono seduti al tavolo prima di mezzogiorno. Una ventina di persone a cui se ne sono aggiunte altre nel corso della giornata: in tutto sono arrivati a essere una quarantina di commensali. Uomini, donne (quasi tutte incinte), giovani di varie fasce d’età, dai 25 ai 13 anni. «Alcuni di loro li conosciamo, fanno parte del campo nomadi di Zelarino, qui nelle vicinanze - racconta il vicepresidente del gruppo parrocchiale comitato festeggiamenti Claudio Lazzaro - altri venivano da altre comunità. Quando è arrivata sera ci hanno detto che non volevano più pagare. Abbiamo provato a farli ragionare ma non hanno voluto sentire ragioni, soprattutto i più giovani. Forse a quel punto volevano solo menare le mani, erano visibilmente alterati. Sembrava che stessero solo aspettando un pretesto per innescare una rissa». Il casus belli non si è fatto attendere: quando hanno visto il parroco, don Claudio Gueraldi, defilarsi per chiamare le autorità, è iniziata la baraonda. Quattro volontari, tra cui Lazzaro, sono stati aggrediti da una quindicina di uomini. Il quartetto ha provato a resistere come ha potuto: calci, spintoni, pugni. Pochi secondi di follia, poi i nomadi sono spariti nel nulla: sono saliti a bordo delle loro auto e si sono defilati in velocità, prima dell’arrivo della polizia. I quattro volontari invece hanno passato la serata in pronto soccorso: chi con una spalla lesionata, chi con un occhio nero, chi con varie escoriazioni ed ematomi in viso e sul corpo. In serata, a Trivignano, è accorso anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e l’assessora al Commercio Paola Mar. 

LE REAZIONI

La polizia si è fatta consegnare le telecamere del sistema di videosorveglianza della sagra. Tre dei protagonisti sarebbero già stati identificati: il cerchio sugli autori potrebbe stringersi già nelle prossime ore. 
La rissa dell’altra sera, avvenuta all’ora di cena, sotto gli occhi esterrefatti di circa duecento persone sotto a quel tendone, è stata uno choc per i residenti. La sagra di San Marco e San Pietro è una delle più antiche della zona, con i suoi 120 anni di storia. «Non lasceremo impunito un atto così incivile - tuona il presidente della municipalità Francesco Tagliapietra – ci sono indagini in corso e speriamo si chiudano quanto prima, ci auguriamo un’azione energica e veloce». «Trivignano è un’area che vive un contesto ancora rurale, pur essendo all’interno della città di Venezia - aggiunge la consigliera di municipalità del Partito democratico Emanuela Zanatta - quella di San Marco e San Pietro è una sagra paesana, un momento genuino di aggregazione. Episodi del genere sono e devono essere inaccettabili».

Ultimo aggiornamento: 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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