Trieste capitale della sismologia: arrivano 500 esperti da 50 nazioni

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TRIESTE - Un convegno internazionale per parlare di sismologia e visti i recenti episodi di cronaca una sessione speciale, il 7 settembre, dedicata al terremoto che il 24 agosto ha colpito l'Italia centrale tra Amatrice e Norcia provocando quasi 300 morti. Dal momento che diversi ricercatori hanno iniziato ad analizzare i dati registrati e altri sono andati in zona per acquisirne di nuovi, questa sessione sarà la prima occasione per condividere i risultati preliminari. Oltre 500 esperti provenienti da 50 diverse nazioni sono attesi in queste ore per l'incontro che si svolgerà fino al 10 settembre alla Stazione Marittima: si tratta della 35a General Assembly della European Seismological Commission (ESC) che promuovere i progetti e gli studi sismologici in Europa e nei Paesi dell’area mediterranea. Il convegno è organizzato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS e dalla ESC.


«Anche se non è mai stata colpita da forti terremoti, Trieste ha una lunga tradizione nel settore della ricerca sismologica, iniziata all'inizio del 20° secolo, e migliorata poi con gli strumenti del World Wide Standardized Seismographic Network installati nel 1960, e perfezionati dopo il forte terremoto che ha colpito la Regione nel 1976» spiega Paolo Comelli, vice direttore del Centro di Ricerche Sismologiche di OGS.  Il Friuli Venezia Giulia ospita la 35a Assemblea Generale della ESC proprio nel quarantesimo anniversario di quel triste evento e il convegno sarà un modo per migliorare ulteriormente la cooperazione tra gli scienziati nell’ottica di una politica di riduzione del rischio sismico di lunga durata. I numeri del convegno: 25 sessioni, speaker da 50 diversi Paesi, oltre 600 lavori scientifici, 349 presentazioni e 266 poster e un corso di formazione per giovani sismologi organizzato in collaborazione con l'Ictp (Centro internazionale di fisica teorica).

 


 

 

 


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Il Gazzettino