TRIESTE - Silos sotto sequestro e sei cittadini stranieri arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti. E' il bilancio dell'operazione diretta dalla Procura della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per scongiurare il pericolo che si creasse una “zona franca”, a seguito di un sequestro di eroina e hashish a carico di alcuni minorenni che avevano acquistato la droga all’interno dell’edificio abbandonato, è partita, lo scorso mese di ottobre, una articolata attività investigativa, resa ancor più complessa a causa del difficile accesso nella struttura. Gli acquirenti, in ragione della tipologia di stupefacente da comprare, individuavano i vari pusher che smerciavano in differenti aree del sito. Tra gli indagati maggiormente attivi, due cittadini iracheni, che oltre ad occuparsi personalmente della cessione, soprattutto di eroina, si prodigavano per far giungere a Trieste i vari carichi di narcotico, avvalendosi dell’ausilio di connazionali compiacenti o di tossicodipendenti: lo scorso 23 novembre era stata tratta in arresto una giovane donna irachena, in stato interessante, la quale, appena giunta in stazione proveniente da Venezia, era stata trovata in possesso di circa 60 grammi di eroina destinata allo smercio. L’indagine ha permesso di riscontrare 33 cessioni di eroina, hashish e marijuana, venduta anche a minori, iniziati al consumo di stupefacenti. Durante la perquisizione del sito sono state rinvenute anche 26 dosi tra cocaina e hashish pronte per lo smercio e la somma di oltre 1000 euro in contante nella disponibilità di ulteriori tre stranieri. Infine, verranno denunciati per il reato di invasione di edifici 15 cittadini stranieri ed una italiana, che occupavano senza titolo l’immobile.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino