Sequestrato in porto un tir con 800 armi da guerra in arrivo dalla Turchia I fucili a pompa diretti in Belgio

TRIESTE - Un carico di circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio, è stato scoperto e sequestrato dalla guardia di finanza e dalle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Un carico di circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio, è stato scoperto e sequestrato dalla guardia di finanza e dalle dogane al porto di Trieste. Le armi da guerra erano trasportate, senza autorizzazioni, da un autoarticolato olandese condotto da un cittadino turco.


Il carico era composto da 781 fucili a pompa modello «Winchester SXP» da 12-51 cm, 66 fucili a pompa «Winchester SXP» da 12-41 cm. e 15 calci per fucile. Il Tir era sbarcato a Trieste il 23 novembre scorso. Le armi erano contenute in centinaia di scatole di cartone, ciascuna delle quali contenente un fucile a pompa, tutte dirette in Belgio. Data la particolarità del carico, la sua provenienza e la destinazione, le Fiamme Gialle e i funzionari doganali hanno voluto approfondire la documentazione.



Sebbene non vi fossero irregolarità di tipo doganale, non era stata chiesta autorizzazione alle Autorità di pubblica sicurezza per il trasporto. La normativa infatti, prevede che prima di iniziare il trasporto, anche se non destinato al territorio nazionale, esso debba essere autorizzato dall'Autorità di Ps. Tutto il Tir è stato sottoposto ieri ad analisi 'scanner', per escludere l'ipotesi della presenza di altre armi nascoste. È quindi scattato il sequestro, su richiesta della Procura della repubblica di Trieste, con la denuncia del titolare dell'azienda turca produttrice, per la violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

«Finora dalle notizie in nostro possesso si tratta di un sequestro amministrativo. È chiaro che in queste ore nei luoghi istituzionalmente preposti si stanno facendo tutti gli approfondimenti, ma allo stato si tratta di un sequestro amministrativo». Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano a margine dell'assemblea parlamentare della Nato, rispondendo alle varie domande dei parlamentari sul sequestro.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino