Ancora inquinate le foci di fiumi e canali, Muggia maglia nera

Ancora inquinate le foci di fiumi e canali, Muggia maglia nera
TRIESTE - Muggia maglia nera per il terzo anno consecutivo: fortemente inquinate risultano le acque prelevate allo sbocco del canale via Battisti (incrocio largo Caduti per la...

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TRIESTE - Muggia maglia nera per il terzo anno consecutivo: fortemente inquinate risultano le acque prelevate allo sbocco del canale via Battisti (incrocio largo Caduti per la libertà) mentre "inquinate" risultano quelle alla foce del fiume Isonzo a Grado e del fiume Stella a Precenicco (Udine). Questi i risultati delle analisi e del monitoraggio svolto dai tecnici di Goletta Verde lungo le coste del Friuli Venezia Giulia.  Cariche batteriche ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge sono dunque emerse per tre degli otto punti campionati: nel mirino ancora una volta foci di fiumi e scarichi ma i pericoli non arrivano solo dalla cattiva depurazione. A preoccupare sono anche i reati – dal cemento illegale, alla pesca di frodo - che le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015 lungo le coste regionali con una media di 2,4 reati per ogni chilometro di litorale. Legambiente chiede quindi a Regione e amministrazioni comunali di «verificare le situazioni di criticità ancora presenti sul fronte della depurazione e allo stesso tempo di intensificare i controlli contro chi continua a deturpare una delle maggiori risorse di questo territorio».


 L’ultima procedura di infrazione dell’Ue coinvolge anche otto agglomerati urbani del Friuli-Venezia Giulia che si aggiungono ai 12 già condannati in passato. E in questa regione la multa in arrivo sarà di circa 66 milioni di euro, tra le più alte in Italia”. Legambiente ha presentato questa mattina a Grado anche i dati del dossier Mare Monstrum 2016: i reati ai danni del mare che le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato in Friuli nel corso del 2015 sono stati 266 (in leggero calo rispetto ai 317 dell’anno precedente) con 308 persone arrestate e denunciate e 46 sequestri: in pratica 2,4 reati per ogni chilometro di litorale. A fare la parte del leone i proprio le infrazioni relative alla cattiva depurazione e agli scarichi selvaggi che sono state 85 (con 104 persone denunciate e 29 sequestri) e a seguire quelle relative pesca di frodo dove le forze dell’ordine hanno scoperto 59 infrazioni (con 58 persone denunciate e 12 sequestri).
 

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente il 4 e il 5 agosto 2016. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli): sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.  Oltre i tre campionamenti già citati, gli altri prelievi effettuati lungo le coste regionali hanno registrato valori di inquinanti entro i limiti di legge: a Trieste (alla spiaggia presso il lungomare Bandiera e alla spiaggia di viale Miramare); a Duino Aurisina (alla spiaggia di Sistiana); a Monfalcone (spiaggia libera via delle Giarette a Marina Julia) e a Lignano Sabbiadoro (foce del fiume Tagliamento).



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Il Gazzettino