Niente foto di classe, la dirigente: «privacy tutelata», è polemica

Niente foto di classe, la dirigente: «privacy tutelata», è polemica
TRIESTE - Nessuna foto di gruppo insieme ai compagni di classe. È quanto ha stabilito la dirigente scolastica di una scuola primaria di Trieste - la Giotti - che, per...

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TRIESTE - Nessuna foto di gruppo insieme ai compagni di classe. È quanto ha stabilito la dirigente scolastica di una scuola primaria di Trieste - la Giotti - che, per tutelare la privacy degli alunni, ha messo al bando i tradizionali scatti di fine anno. Una decisione che ha sollevato polemiche tra i genitori. Tra i motivi che avrebbero portato la dirigente a questa scelta ci sono le nuove normative europee sulla tutela dell'immagine dei minori entrate in vigore il 25 maggio 2018. «La dirigente ci ha negato la possibilità di fare le foto ai bambini all'interno della scuola - riferiscono alcuni genitori - spiegando che ci sono problemi legati alle normative europee. Abbiamo insistito, ma non c'è stato verso di convincerla».


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Le famiglie si sarebbero impegnate a sollevare la scuola da ogni responsabilità raccogliendo liberatorie ad hoc, ma la preside al momento non avrebbe cambiato idea. Ora alcuni genitori sono pronti a organizzare foto all'esterno della scuola, davanti al portone.

Interpellata dal Gazzettino sulla vicenda, la dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Patrizia Pavatti fa sapere che non risulterebbero casi analoghi a questo in Friuli Venezia Giulia: «Il dirigente deve attivare l'iter previsto dal regolamento sulla privacy - commenta - basta seguire le regole e acquisire il consenso delle famiglie». Secondo l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen «la sensazione è che il provvedimento finisca per penalizzare i ragazzi più di quanto li tuteli. Le forzature non possono mai rappresentare una soluzione equilibrata. Sarebbe opportuno affrontare il tema della privacy in modo molto più strutturale e severo, a livello statale, anche alla luce di quanto avviene, senza tutele, con i social e con Internet. Le foto di classe, francamente, non credo costituiscano un pericolo, anzi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino