TRIESTE - Che sia la Caritas a pagare le multe prese dai profughi sprovvisti di abbonamento mensile dell'autobus non ha lasciato indifferenti i triestini. Alcuni non...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un gruppo di triestini, tra cui il pugile Fabio Tuiach, con tanto di cartello provocatorio "Sono profugo se non ho il biglietto la multa la paga la Caritas", è salito in segno di protesta a bordo di un autobus della Trieste Trasporti. L'accusa è quella di una disparità di trattamento che danneggia chi stenta ad arrivare a fine mese o chi è disoccupato con figli piccoli.
L'indice non è puntato contro la Caritas, che sta rispettando le regole di una convenzione siglata con Comune e Ics, ma nei confronti di un sistema «che aiuta alcuni e penalizza altri» ossia triestini e italiani in difficoltà economiche, beneficiari di aiuti non sufficienti mentre i "privilegi" sono destinati all'ultimo arrivato.
A protestare anche una farmacista, Monica Canciani che chiarisce: «Come se non bastasse, l’eventuale multa, casomai “dimenticassero” l’abbonamento, viene loro pagata. E ovvio che i profughi abbiano la necessità di spostarsi ma la hanno anche i nostri anziani e i meno abbienti» e «a qualsiasi cittadino, questa “dimenticanza” viene fatta pagare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino