Galline nel terreno della vicina: anni di indagini e ora il processo

La contesa nata per alcune galline
Due pollai, un ipotesi di reato e il processo è servito. È maggio del 2017, il 24 per la precisione, quando c’è l’accertamento che mette in luce...

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Due pollai, un ipotesi di reato e il processo è servito. È maggio del 2017, il 24 per la precisione, quando c’è l’accertamento che mette in luce la presunta violazione. «Mediante l’installazione di due recinzioni in rete al fine di consentire alle proprie galline di razzolare» gli imputati avrebbero «in concorso di volontà e azione, invaso arbitrariamente parte del terreno...». Dalle indagini si finisce direttamente a giudizio, i due imputati si trovano un avvocato, altrettanto provvede a fare la persona offesa. Il pm avvia gli accertamenti e decide che non ci sono gli estremi per l’archiviazione. A quel punto si arriva a dibattimento. Ieri mattina, è toccato al giudice Edoardo Zantedeschi scrivere la parola fine sulla vicenda. Mandando al macero il fascicolo e assolvendo i due imputati.

 
Vicenda giudiziaria chiusa, gli asti familiari probabilmente no. Tutti i protagonisti della vicenda sono infatti legati dalla parentela. In aula è toccato al pubblico ministero Sandra Rossi sostenere la pubblica accusa. Oltre due anni dopo che è esploso il caso, dopo che sono state riempite pagine di verbali e qualche fascicolo finito sullo scaffale del Palazzo di Giustizia è arrivato l’ultimo capitolo della vicenda Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino