Riparte il piano casa: meno vincoli per i palazzi e via libera a nuovi garage

Riparte il piano casa: meno vincoli per i palazzi e via libera a nuovi garage
TREVISO - Smontato, pezzo per pezzo. Il Piano Interventi immaginato e messo nero su bianco dalla giunta Manildo, cambia volto. Il minuzioso lavoro portato avanti dal Linda...

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TREVISO - Smontato, pezzo per pezzo. Il Piano Interventi immaginato e messo nero su bianco dalla giunta Manildo, cambia volto. Il minuzioso lavoro portato avanti dal Linda Tassinari, assessore all'Urbanistica, che in questi mesi ha esaminato una per una le oltre seicento osservazioni arrivate, sta arrivando a conclusione. In giunta è passata la prima bozza del nuovo Pi, quello trasformato dalle osservazioni, assorbite in base alle nuove linee politiche. Il nuovo Piano Interventi va quindi verso uno sblocco dell'attività edilizia, incentrata più sul recupero dell'esistente ma senza i vincoli del passato per favorire cittadini e famiglie. Del resto la Tassinari, già all'inizio del suo mandato, in una nota, aveva sottolineato l'importanza di «destrutturare quelle rigidità che impediscono il regolare evolversi delle attività private sdoganandole da strumenti urbanistici troppo rigidi ed ingessati». E questo indirizzo è stato mantenuto. Le novità riguardano il Piano Casa, che verrà rilanciato; la soppressione dell'indice perequato, che mette un limite troppe restrittivo all'edificabilità; la riduzione delle vie commerciali in centro storico per favorire la realizzazione di parcheggi privati, garage, destinati ai nuclei familiari. 

 
L'INDIRIZZOL'intenzione della giunta appare chiara: favorire chi chiede di poter procedere agli ampliamenti della propria abitazione, come previsto dalle normative regionali. Una consistente fetta delle osservazioni arrivate chiedono infatti l'applicazione del Piano Casa e la maggior parte lo vorrebbe attuare nelle zone agricole, come consentito proprio dalla normativa regionale. L'orientamento della Giunta è quella di eliminare i vincoli presenti nel Pi elaborato dall'amministrazione precedente. Un'inversione di tendenza rispetto a quanto previsto dalla giunta Manildo. 
MAGGIORE VOLUMETRIAIl termine tecnico è ostico: indice perequato. In sostanza si tratta di un criterio urbanistico che va a porre un limite alla possibilità edificatoria concessa ai privati. Molte osservazioni arrivate a Ca' Sugana chiedono che questo indice venga soppresso. E tutte, grosso modo, portano come motivazione l'eccessiva limitazione all'edificazione. La Giunta, che comunque non condivide l'impostazione precedente, porrà la questione ai professionisti incaricati della redazione finale del Pi, ovvero l'ultimo atto del piano che avverrà dopo i passaggi in commissione, consiglio comunale e Regione. Andrà a chiedere di valutare la possibile soppressione dell'Indice perequato, riportando quindi la situazione a quanto già previsto dal Prg. Ed è proprio quello che chiedono le osservazioni arrivate sull'argomento: tutte vogliono che restino inalterati i parametri vigenti - quindi l'attuale l'indice fondiario - quelli che l'amministrazione di centrosinistra ha invece voluto modificare. 
PARCHEGGI IN CENTROLa parola d'ordine è: flessibilità. L'obiettivo è quello di favorire l'attività edilizia anche dentro le Mura, rivolgendola più che altro al recupero dell'esistente. In particolar modo, la Giunta vorrebbe facilitare la realizzazione di garage in centro storico. ll testo del Pi originale, lungo le assi commerciali, vieta la nuova apertura di garage al piano terra. Imposizione che la giunta Conte ha intenzione di cambiare, pur facendo presente a chi andrà a stendere materialmente il Pi rivisto e corretto, di tenere conto dei vincoli monumentali . Sono comunque state tantissime le osservazioni che chiedono il radicale ridimensionamento delle vie commerciali, pensate per valorizzare alcune zone del centro ma che impongono molte limitazioni ai residenti. La principale: l'impossibilità di realizzare parcheggi, quindi garage, sulle vie ritenute commerciali e quindi destinate più che altri a pedoni e viabilità lenta. Imposizione destinata ad essere rivista.

L'ITERDopo un primo passaggio in commissione Urbanistica, che ha esaminato le oltre seicento osservazioni giunte in Comune, in consiglio comunale arriveranno le controdeduzioni degli uffici. Un passaggio cruciale perché andrà a modificare radicalmente l'impostazione data al Piano Interventi adottato dalla precedente amministrazione. Sarà questo documento a confermare la linea della giunta Conte. Dopo il voto in consiglio, il PI passerà in Regione e poi tornerà a Treviso per la definitiva adozione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino