TREVISO - I recenti episodi di tubercolosi a Treviso «confermano che occorre una strategia mirata a intercettare i casi latenti, dai quali può scaturire una grave e...
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«Un'insegnante - aggiunge Amcli - avrebbe sottovalutato i sintomi (tosse persistente, dimagrimento e febbricola) e ha proseguito la propria attività infettando inconsapevolmente quasi l'intera classe».
«Parlando di tubercolosi - evidenzia Enrico Tortoli, Coordinatore del Gruppo di Lavoro per i Micobatteri dell'Amcli - forse è il caso di fare un po' di chiarezza. Esistono almeno due forme di tubercolosi quella attiva e quella latente. La tubercolosi polmonare attiva porta all'eliminazione con i colpi di tosse, nell'aria circostante, del bacillo responsabile, il micobatterio tubercolare. Quando degli individui (nel caso di Treviso gli alunni) sono infettati ma non hanno segni radiologici o sintomi specifici, hanno la tubercolosi latente. Statisticamente, dei soggetti con tubercolosi latente solo il 10% svilupperà la malattia attiva, tutti gli altri non manifesteranno mai la tubercolosi».
Il Gazzettino