TREVISO Si intromettono sotto falsa identità digitando credenziali di altri studenti per accedere alle piattaforme scelte dalle scuole per la didattica a distanza. Fanno...
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LE IRRUZIONI
Battute, volgarità, prese in giro, scherzi lanciati come dadi impazziti nella piattaforma delle lezioni da parte di chi quanto a mezzi forniti dalle frontiere digitali non è certamente a digiuno. Lo stratagemma più gettonato è quello di pescare direttamente in rete le credenziali usate dai compagni di scuola per entrare indisturbati nella piattaforma online. E celarsi così dietro una falsa identità. Visto che senza credenziali nessuno studente può prender parte alle lezioni a distanza.
LA CONDANNA
«Sicuramente questi comportamenti sono al limite del penale. Ed è bene che le scuole mantengano alto il livello di attenzione – spiega il provveditore Sardella – Quanto a conoscenze degli strumenti messi a disposizione dalla rete internet i ragazzi sono un passo più avanti. Nessun estraneo al gruppo classe può prender parte alla lezione a distanza. Ma chiunque può entrare se riesce a venire in possesso delle credenziali altrui. Tante volte quelle che possono apparire come goliardate sono invece comportamenti per i quali è prevista una procedura d’ufficio. Lo scambio di persona prevede la segnalazione alla Procura e dunque l’avvio di una procedura penale. Bisogna stare molto attenti a quello che si fa. Perché ciò che si considera uno scherzo può invece avere conseguenze pesanti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino