Lotta al degrado: tutti i divieti, da sedersi sui muretti a sdraiarsi sulle panchine

Lotta al degrado: tutti i divieti, da sedersi sui muretti a sdraiarsi sulle panchine
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TREVISO - La lista dei divieti è piuttosto lunga, e la maggior parte riguardano, sostanzialmente, il rispetto del decoro negli spazi pubblici. Ma l'applicazione del regolamento di polizia urbana (voce articolo 37), con annesse sanzioni per chi sgarra, si presta alla perfezione anche per combattere situazioni di cronico degrado e spaccio che attanagliano via Roma e zone limitrofe, ovvero la cosiddetta zona rossa. Così almeno la pensano negli uffici di Ca' Sugana che dopo aver disposto un aumento dei controlli (tanto da usare il termine di presidio fisso), ha dato mandato ai vigili urbani di cominciare a staccare le prime sanzioni. Al bando dunque chi si siede sulle aiole, sui corrimano, sulle catenelle delle recinzioni e su muretti e parapetti dei ponti. Ma anche chi si sdraia sulle panchine, si siede a terra o sui gradini di monumenti ed edifici. L'obiettivo non dichiarato è quello di  disincentivare l'assembramento di soggetti, molti dei quali stranoti alle forze dell'ordine, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti tra via Roma, ponte San Martino e la Riviera, dove oltre a supporto di chi cede stupefacenti c'è spesso uno stuolo di vedette. Ma la flessibilità dello stesso regolamento, che non individua aree specifiche, offre la possibilità di far slittare l'applicazione altrove qualora, nel frattempo, le criticità si spostino in nuove zone della città. Vedi Porta Altinia, l'area universitaria o altre piazze del centro, come piazza Vittoria. 


LE DIFFIDE
Prima di staccare le prime sanzioni, la polizia locale ha voluto assaggiare l'effetto dissuasivo della stessa possibilità di ricevere una multa. I vigili, sostanzialmente, nei giorni scorsi hanno voluto informare chi frequenta la zona (per lo più giovani e stranieri) che i recidivi pizzicati più volte seduti su aiole, corrimani e parapetti, dovranno pagarne le conseguenze in moneta sonante, ovvero 50 euro. Le prime diffide a voce sono state già fatte. «Una trentina in tutto - spiega il comandante della polizia locale Maurizio Tondato - e per ora sono state efficaci. Da lunedì eravamo pronti a staccare le prime sanzioni, ma non vi è stata fortunatamente occasione. L'obiettivo, d'altronde, non è quello di fare cassa, ma di far rispettare le regole e mantenere il decoro». Chiaro che il rischio è quello che invece di risolvere un problema lo si sposti. Ma, aggiunge Tondato, «i nostri presidi sono e saranno itineranti». «E comunque queste procedure saranno rivolte a tutti, senza distinzioni».

FUOCO AMICO

Nonostante la stretta decisa dal sindaco Mario Conte riporti subito alla memoria le campagne anti bighelloni di Gentilini (panchine sparite comprese), questa volta lo sceriffo non sembra condividere la mossa del suo discepolo. «Per il semplice motivo che quelle multe non verranno pagate - ha detto -. Meglio copiare quello che feci io: misi le fioriere su tutti i muretti, così da impedire alle persone di sedersi». «Mario - ha concluso Gentilini - metti le piante suoi parapetti, passerai alla storia per la tua Treviso in fiore».
A.Belt Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino