OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SPRESIANO - Stavolta la “discriminazione” è corsa via web, su Facebook, e la frase “E’ un incrocio tra un gorilla e un rottweiler” rivolto al calciatore camerunese Joseph Marie Minala, costa 40 giorni di squalifica a Paolo Caramel, inflitti dal Tribunale federale della Figc del Veneto, a seguito del deferimento della Procura federale. «Ma io - ribatte subito l’interessato - non volevo certamente indirizzare un insulto al calciatore». I fatti risalgono al 26 agosto 2019 quando sulla pagina Facebook “Calciatori brutti” fu postato, con il nikname Paolo Paul, un messaggio di auguri “Oggi compie gli anni Joseph Minala. Scegliete voi quanti” postando l’espressione “E’ un incrocio tra un gorilla e un rottweiler”. A seguito delle indagini della Procura Federale il nikname era stato riconducibile appunto a Paolo Caramel all’epoca dei fatti dirigente allenatore alle giovanili dell’Indomita Treviso. Per tale offesa al calciatore Joseph Minala, centrocampista del ‘96 allora alla Lazio, ex Salernitana e Bari, ed ora all’Olbia, il Tribunale federale del Veneto, su richiesta della Procura, ha inflitto appunto 40 giorni di squalifica a Caramel grazie all’accordo poiché erano stati chiesti due mesi di squalifica.
LA DIFESA
«La mia non era un’offesa razzista rivolta a Minala, afferma Caramel, ma voler esaltare il suo fisico come giocatore, la sua aggressività, non certamente un insulto razzista.
Il Gazzettino