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TREVISO - Il dato è allarmante. A Treviso, tra centro storico e immediata periferia, si verificano almeno cinque incidenti al giorno provocati dalla distrazione. Auto che vanno dritte in curva, che tamponano senza nemmeno l’accenno a una frenata, che si infilano inspiegabilmente nei giardini delle case a bordo strada. Incidenti il più delle volte senza grosse conseguenze, se non qualche danno e lievi contusioni. Ma uniti da un filo rosso: l’uso dello smartphohe mentre si sta al volante. E l’amministrazione comunale ha deciso di usare il pugno di ferro: aumenteranno le pattuglie della polizia locale in borghese, per lo più in sella ad anonimi scooter sguinzagliati tra le strade cittadine, per cogliere sul fatto chi, invece di prestare attenzione a dove va, si diletta a telefonare, scrivere messaggi, mandare vocali, tenere aggiornati i propri social. Il ventaglio di sciocchezze a disposizione degli automobilisti è molto ampio e i vigili trevigiani hanno avuto modo di sperimentarle tutte.
IL PERICOLO
Il fenomeno della guida disattenta sta assumendo proporzioni sempre più evidenti nella Marca e si inserisce in un anno nero per la sicurezza stradale. Da gennaio a oggi, in tutta la provincia, ci sono già state 48 vittime per incidenti stradali. Nella maggior parte dei casi si è trattato di fuoriuscite solitarie o frontali provocati da sbandamenti su rettilinei o all’uscita di curve con traiettorie spesso inspiegabili. In poi città gli incidenti stanno aumentando e i segnali registrati dalle pattuglie della polizia locale in giro per le strade non fanno presagire nulla di buono. «Mercoledì - spiega il comandante Andrea Gallo - nel giro di quattro ore, una nostra pattuglia in borghese ha colto sul fatto ben sei automobilisti mentre guidavano usando lo smartphone.
LE CONTROMISURE
L’input a fare qualcosa è arrivato direttamente dal sindaco Mario Conte: «Ci sono troppi incidenti - ammette - e questa estate, in giro per la provincia, abbiamo visto troppi morti sulle strade. Abbiamo quindi deciso di aumentare i controlli della nostra polizia locale affidandoli a pattuglie in borghese e a bordo scooter, ma anche di auto senza insegne. La nostra intenzione, prima che fare multe, è quella di prevenire incidenti». I vigili sono quindi stati mobilitati: «Faremo pattuglie ogni giorno e più volte al giorno - assicura Gallo - se serve andremo a utilizzare anche personale ora negli uffici. Questo tipo di controlli ci viene chiesto anche dagli stessi automobilisti o dai pedoni che vengono sfiorati dalle auto e che ci chiamano. Purtroppo la disattenzione aumenta, il telefonino è una fonte di distrazione». La multa per chi viene beccato con lo smartphone in una mano e il volante nell’altra è piuttosto salata: 165 euro di sanzione e cinque punti cancellati dalla patente. E se, nel giro di due anni, si commette un’altra volta la stessa infrazione, oltre ai 165 euro e ai cinque punti, viene aggiunta anche la sospensione della patente da uno a tre mesi. «Ricordare a cosa si va incontro con queste infrazioni - ammette Gallo - è molto positivo. Ma la gente deve comunque stare più attenta».
NELLE SCUOLE
Accanto alla crociata lungo le strade cittadine, l’amministrazione comunale continua a investire anche nella prevenzione nelle scuole: «Sono anni che la facciamo - riprende il sindaco Conte - non dobbiamo stancarci di andare dai ragazzi e spiegare la pericolosità di certi comportamenti». E oltre a spiegarli, li faranno anche vedere: «Porteremo in classe filmati ripresi dalle nostre telecamere per la sicurezza urbana - rivela - sceglieremo quelli più soft, dove si vedono incidenti d’impatto ma incruenti. Serviranno anche questi a rendere più chiaro il messaggio. Quando si guida non si deve pensare ad altro, bisogna evitare le distrazioni». Intanto i filmati di alcuni incidenti, dove si vedono auto cappottarsi per le vie cittadine dopo aver urtato chi stava davanti o finire nel fosso senza particolari motivi apparenti, sono stati diffusi anche dai canali social ufficiali del sindaco. Nella speranza che servano a qualcosa.
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Il Gazzettino