TREVISO - Il Tar condanna Ca' Sugana a pagare 3.588 euro di spese legali a Unicredit spa per un contenzioso legato al presunto mancato pagamento di alcuni oneri di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA STORIATutto inizia il 10 novembre 1993 quando l'allora Cassamarca riceve il permesso di avviare lavori di ristrutturazione di un immobile in via Castagnole da destinare a servizi di archivio ed economali. Chiari i patti per pagare gli oneri di urbanizzazione valutati in 20 milioni 263 mila lire (moneta di allora) e 76 milioni 026mila lire a titolo di costo di costruzione. La prima rata, ovvero la metà dell'importo, doveva essere versata entro sei mesi dal rilascio della concessione edilizia; il resto entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Il giudice amministrativo ha ricostruito la sequenza dei fatti: la prima rata fu versata il 16 luglio del 1993, la seconda il 7 agosto 1995. Tutto a posto? No.
LA LETTERAA cinque anni di distanza qualcuno a Ca' Sugana ha come un'illuminazione e decide di contestare alla banca Cassamarca il pagamento in ritardo della seconda rata di quei lavori ormai dimenticati. Secondo un solerte funzionario, sostenuto anche dall'allora giunta, il pagamento è avvenuto e non dopo 60 giorni dalla fine del cantiere, ma dopo 120. E ci sono voluti 5 anni per accorgersene. E quindi da Ca' Sugana, a ottobre 2000, è partita la richiesta del pagamento di una sanzione pari a 25 milioni di lire. Immediata la replica dell'istituto bancario: dopo cinque anni non poteva essere staccata nessuna sanzione per via della prescrizione. Controreplica da Ca' Sugana: in questi casi la prescrizione scatta dopo dieci anni e non cinque. Da qui l'inizio di un contenzioso durato quasi vent'anni. La soluzione definitiva è arrivata lo scorso novembre, dopo più di 18 anni: il Tar ha deciso di accogliere il ricorso della banca, nel frattempo diventata Unicredit e difesa dall'avvocato Bruno Barel, condannando Ca' Sugana al pagamento delle spese legali. E i 3.588 euro dovranno essere autorizzati dal Consiglio Comunale in quanto somma fuori bilancio. È proprio il caso di dirlo: si chiude un'epoca.
Paolo Calia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino