Un contenzioso lungo 18 anni: il Comune di Treviso deve pagare

Un contenzioso lungo 18 anni: il Comune di Treviso deve pagare
TREVISO - Il Tar condanna Ca' Sugana a pagare 3.588 euro di spese legali a Unicredit spa per un contenzioso legato al presunto mancato pagamento di alcuni oneri di...

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TREVISO - Il Tar condanna Ca' Sugana a pagare 3.588 euro di spese legali a Unicredit spa per un contenzioso legato al presunto mancato pagamento di alcuni oneri di urbanizzazione. E fin qui niente di strano, normali vicende amministrative che possono andare bene o male. La cosa particolare è la tempistica: il contenzioso è durato oltre 18 anni. Ma la vicenda è ancora più vecchia, risale a una concessione edilizia data all'allora Cassamarca per una ristrutturazione datata addirittura 1993. Praticamente un altro mondo e, a dirla tutta, altri protagonisti. Di quell'epoca non resta nemmeno la banca, diventata nel frattempo Unicredit, la moneta (l'euro al posto della vecchia lira) e neppure un solo rappresentante politico. Ma andiamo con ordine.

 

LA STORIATutto inizia il 10 novembre 1993 quando l'allora Cassamarca riceve il permesso di avviare lavori di ristrutturazione di un immobile in via Castagnole da destinare a servizi di archivio ed economali. Chiari i patti per pagare gli oneri di urbanizzazione valutati in 20 milioni 263 mila lire (moneta di allora) e 76 milioni 026mila lire a titolo di costo di costruzione. La prima rata, ovvero la metà dell'importo, doveva essere versata entro sei mesi dal rilascio della concessione edilizia; il resto entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Il giudice amministrativo ha ricostruito la sequenza dei fatti: la prima rata fu versata il 16 luglio del 1993, la seconda il 7 agosto 1995. Tutto a posto? No. 

LA LETTERAA cinque anni di distanza qualcuno a Ca' Sugana ha come un'illuminazione e decide di contestare alla banca Cassamarca il pagamento in ritardo della seconda rata di quei lavori ormai dimenticati. Secondo un solerte funzionario, sostenuto anche dall'allora giunta, il pagamento è avvenuto e non dopo 60 giorni dalla fine del cantiere, ma dopo 120. E ci sono voluti 5 anni per accorgersene. E quindi da Ca' Sugana, a ottobre 2000, è partita la richiesta del pagamento di una sanzione pari a 25 milioni di lire. Immediata la replica dell'istituto bancario: dopo cinque anni non poteva essere staccata nessuna sanzione per via della prescrizione. Controreplica da Ca' Sugana: in questi casi la prescrizione scatta dopo dieci anni e non cinque. Da qui l'inizio di un contenzioso durato quasi vent'anni. La soluzione definitiva è arrivata lo scorso novembre, dopo più di 18 anni: il Tar ha deciso di accogliere il ricorso della banca, nel frattempo diventata Unicredit e difesa dall'avvocato Bruno Barel, condannando Ca' Sugana al pagamento delle spese legali. E i 3.588 euro dovranno essere autorizzati dal Consiglio Comunale in quanto somma fuori bilancio. È proprio il caso di dirlo: si chiude un'epoca.
Paolo Calia  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino