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TREVISO - La crisi morde le amministrazioni pubbliche trevigiane. Il riscaldamento negli edifici pubblici, ancora dalla scorsa primavera, lo stanno riducendo o l’hanno già ridotto un po’ tutti. Tagliare l’illuminazione pubblica è la frontiera tanto temuta che, fino a oggi, in pochi hanno varcato: prima Vittorio Veneto, ora Castelfranco. Stefano Marcon, sindaco castellano, spiega: «Abbiamo anticipato di mezzora lo spegnimento all’alba e posticipato, sempre di mezzora, l’accensione al tramonto dei lampioni. Questo ci consente di risparmiare un’ora. In estate l’effetto non si nota tanto. Il problema sarà in inverno perché non posiamo lasciare al buio le stazioni di mattina presto, quando ci sono i ragazzi». E, presto o tardi, anche altri saranno costretti a seguire la stessa strada. Sono alcuni degli effetti degli aumenti che si stanno abbattendo da mesi sugli enti pubblici e sulle famiglie. E visto che i comuni rappresentano la prima linea per assistere i cittadini alle prese con i conti che non tornano più - «Le richieste di aiuto per pagare bollette a affitti sono ormai quotidiane», ammette Mario Conte sindaco di Treviso - devono fare di necessità virtù e tagliare il tagliabile per assicurare servizi e aiuti. Passato il ferragosto si porrà quindi il dilemma: da dove ricavare ancora risorse per pagare le mega bollette in arrivo e non lasciare indietro nessuno? Conte ha già annunciato la creazione di un fondo per le emergenze. Stessa cosa faranno Marcon a Castelfranco e Fabio Chies a Conegliano. Ma lo spauracchio sono, appunto, i tagli. Ca’ Sugana e Conegliano sono refrattarie a ridurre l’illuminazione pubblica, ma annunciano che qualche opera pubblica potrebbe slittare di un anno liberando così delle risorse. Mogliano ha già iniziato: il sindaco Davide Bortolato ha già spostato al 2023 alcune opere di manutenzione, nello specifico asfaltature.
MOGLIANO
Bortolato, del resto, non si nasconde: «Siamo molto preoccupati, ci attendo un autunno-inverno molto problematico.
CONEGLIANO
A Conegliano la giunta Chies ha pensato a mettere in sicurezza il bilancio: «A luglio - dice il sindaco Fabio Chies - abbiamo attinto 900mila euro dall’avanzo di amministrazione proprio per coprire gli aumenti astronomici delle bollette comunali. Ma queste operazioni le hanno fatte, o le faranno, un po’ tutti i comuni. Per quanto ci riguarda, nell’ultimo anno i nostri costi sono aumentati di circa un milione. Con l’operazione di luglio ci siamo messi al riparo da eventuali scossoni fino a fine anno. Ma dovremo aumentare gli aiuti per i cittadini. Sinceramente spero che, una volta passata la campagna elettorale, arrivino aiuti dal Governo anche perché non vogliamo toccare l’illuminazione pubblica o il riscaldamento».
CASTELFRANCO
Stefano Marcon sta toccando con mano i problemi: «Assieme ai servizi sociali stiamo monitorando la situazione - spiega - abbiamo anche noi tante richieste di aiuto per pagare le bollette o gli affitti. Non abbiamo ancora fatto un fondo appositamente dedicato perché abbiamo avuto dei problemi di bilancio, ma andremo a rastrellare tutti i contributi possibili presenti a livello regionale e statale. Intanto il taglio di un’ora dell’illuminazione pubblica ci ha portato a un risparmio del 12-13%. In primavera abbiamo ridotto il riscaldamento di due gradi e nelle scuole stiamo investendo per l’efficientamento energetico, strada su cui stiamo lavorando sia come Comune che come provincia. Abbiamo anche sostituito 5mila punti luce su 9mila mettendo il led. I risparmi però sono stati già mangiati dagli aumenti. Adesso speriamo solo che, nei prossimi mesi, ci sia un aiuto da parte del Governo».
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