TREVISO - La crisi morde le amministrazioni pubbliche trevigiane.
MOGLIANO
Bortolato, del resto, non si nasconde: «Siamo molto preoccupati, ci attendo un autunno-inverno molto problematico. Condivido la scelta di creare dei fondi per i cittadini. Noi, ancora a fine primavera, abbiamo istituito quello per aiutare a pagare le bollette. Ci abbiamo messo 50mila euro, già esauriti. Dovremo rifinanziarlo. Ma dovremo incrementare del 20% tutti i fondi creati per dare aiuti specifici». Per avere risorse in più è necessario però aumentare i risparmi: «In primavera abbiamo già provveduto a ridurre di un grado il riscaldamento. Ora gli impianti sono spenti, ma alla ripresa saranno misure da riprendere. L’illuminazione pubblica invece non possiamo toccarla perché rientra in un project financing per cui paghiamo un canone. Intanto, per contenere le spese, abbiamo ridotto alcuni eventi culturali, andando in economia. E sono stati un successo: anche con poche risorse si possono offrire contenuti di qualità». Ma non basta: «Alcune opere pubbliche saranno da rinviare per recuperare risorse, come la sistemazione di vie e marciapiedi. Il costo delle asfaltature è andato alle stelle, abbiamo dovuto rimpinguare i capitoli di spesa del 15%. E molti interventi gli abbiamo rinviati».
CONEGLIANO
A Conegliano la giunta Chies ha pensato a mettere in sicurezza il bilancio: «A luglio - dice il sindaco Fabio Chies - abbiamo attinto 900mila euro dall’avanzo di amministrazione proprio per coprire gli aumenti astronomici delle bollette comunali. Ma queste operazioni le hanno fatte, o le faranno, un po’ tutti i comuni. Per quanto ci riguarda, nell’ultimo anno i nostri costi sono aumentati di circa un milione. Con l’operazione di luglio ci siamo messi al riparo da eventuali scossoni fino a fine anno. Ma dovremo aumentare gli aiuti per i cittadini. Sinceramente spero che, una volta passata la campagna elettorale, arrivino aiuti dal Governo anche perché non vogliamo toccare l’illuminazione pubblica o il riscaldamento».
CASTELFRANCO
Stefano Marcon sta toccando con mano i problemi: «Assieme ai servizi sociali stiamo monitorando la situazione - spiega - abbiamo anche noi tante richieste di aiuto per pagare le bollette o gli affitti. Non abbiamo ancora fatto un fondo appositamente dedicato perché abbiamo avuto dei problemi di bilancio, ma andremo a rastrellare tutti i contributi possibili presenti a livello regionale e statale. Intanto il taglio di un’ora dell’illuminazione pubblica ci ha portato a un risparmio del 12-13%. In primavera abbiamo ridotto il riscaldamento di due gradi e nelle scuole stiamo investendo per l’efficientamento energetico, strada su cui stiamo lavorando sia come Comune che come provincia. Abbiamo anche sostituito 5mila punti luce su 9mila mettendo il led. I risparmi però sono stati già mangiati dagli aumenti. Adesso speriamo solo che, nei prossimi mesi, ci sia un aiuto da parte del Governo».