Caro energia, nuovi tagli dei Comuni e altri lampioni che si spengono

Sabato 13 Agosto 2022 di Paolo Calia
Per risparmiare molti comuni della Marca spengono i lampioni
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TREVISO - La crisi morde le amministrazioni pubbliche trevigiane.

Il riscaldamento negli edifici pubblici, ancora dalla scorsa primavera, lo stanno riducendo o l’hanno già ridotto un po’ tutti. Tagliare l’illuminazione pubblica è la frontiera tanto temuta che, fino a oggi, in pochi hanno varcato: prima Vittorio Veneto, ora Castelfranco. Stefano Marcon, sindaco castellano, spiega: «Abbiamo anticipato di mezzora lo spegnimento all’alba e posticipato, sempre di mezzora, l’accensione al tramonto dei lampioni. Questo ci consente di risparmiare un’ora. In estate l’effetto non si nota tanto. Il problema sarà in inverno perché non posiamo lasciare al buio le stazioni di mattina presto, quando ci sono i ragazzi». E, presto o tardi, anche altri saranno costretti a seguire la stessa strada. Sono alcuni degli effetti degli aumenti che si stanno abbattendo da mesi sugli enti pubblici e sulle famiglie. E visto che i comuni rappresentano la prima linea per assistere i cittadini alle prese con i conti che non tornano più - «Le richieste di aiuto per pagare bollette a affitti sono ormai quotidiane», ammette Mario Conte sindaco di Treviso - devono fare di necessità virtù e tagliare il tagliabile per assicurare servizi e aiuti. Passato il ferragosto si porrà quindi il dilemma: da dove ricavare ancora risorse per pagare le mega bollette in arrivo e non lasciare indietro nessuno? Conte ha già annunciato la creazione di un fondo per le emergenze. Stessa cosa faranno Marcon a Castelfranco e Fabio Chies a Conegliano. Ma lo spauracchio sono, appunto, i tagli. Ca’ Sugana e Conegliano sono refrattarie a ridurre l’illuminazione pubblica, ma annunciano che qualche opera pubblica potrebbe slittare di un anno liberando così delle risorse. Mogliano ha già iniziato: il sindaco Davide Bortolato ha già spostato al 2023 alcune opere di manutenzione, nello specifico asfaltature.

MOGLIANO

Bortolato, del resto, non si nasconde: «Siamo molto preoccupati, ci attendo un autunno-inverno molto problematico. Condivido la scelta di creare dei fondi per i cittadini. Noi, ancora a fine primavera, abbiamo istituito quello per aiutare a pagare le bollette. Ci abbiamo messo 50mila euro, già esauriti. Dovremo rifinanziarlo. Ma dovremo incrementare del 20% tutti i fondi creati per dare aiuti specifici». Per avere risorse in più è necessario però aumentare i risparmi: «In primavera abbiamo già provveduto a ridurre di un grado il riscaldamento. Ora gli impianti sono spenti, ma alla ripresa saranno misure da riprendere. L’illuminazione pubblica invece non possiamo toccarla perché rientra in un project financing per cui paghiamo un canone. Intanto, per contenere le spese, abbiamo ridotto alcuni eventi culturali, andando in economia. E sono stati un successo: anche con poche risorse si possono offrire contenuti di qualità». Ma non basta: «Alcune opere pubbliche saranno da rinviare per recuperare risorse, come la sistemazione di vie e marciapiedi. Il costo delle asfaltature è andato alle stelle, abbiamo dovuto rimpinguare i capitoli di spesa del 15%. E molti interventi gli abbiamo rinviati».

CONEGLIANO

A Conegliano la giunta Chies ha pensato a mettere in sicurezza il bilancio: «A luglio - dice il sindaco Fabio Chies - abbiamo attinto 900mila euro dall’avanzo di amministrazione proprio per coprire gli aumenti astronomici delle bollette comunali. Ma queste operazioni le hanno fatte, o le faranno, un po’ tutti i comuni. Per quanto ci riguarda, nell’ultimo anno i nostri costi sono aumentati di circa un milione. Con l’operazione di luglio ci siamo messi al riparo da eventuali scossoni fino a fine anno. Ma dovremo aumentare gli aiuti per i cittadini. Sinceramente spero che, una volta passata la campagna elettorale, arrivino aiuti dal Governo anche perché non vogliamo toccare l’illuminazione pubblica o il riscaldamento».

CASTELFRANCO

Stefano Marcon sta toccando con mano i problemi: «Assieme ai servizi sociali stiamo monitorando la situazione - spiega - abbiamo anche noi tante richieste di aiuto per pagare le bollette o gli affitti. Non abbiamo ancora fatto un fondo appositamente dedicato perché abbiamo avuto dei problemi di bilancio, ma andremo a rastrellare tutti i contributi possibili presenti a livello regionale e statale. Intanto il taglio di un’ora dell’illuminazione pubblica ci ha portato a un risparmio del 12-13%. In primavera abbiamo ridotto il riscaldamento di due gradi e nelle scuole stiamo investendo per l’efficientamento energetico, strada su cui stiamo lavorando sia come Comune che come provincia. Abbiamo anche sostituito 5mila punti luce su 9mila mettendo il led. I risparmi però sono stati già mangiati dagli aumenti. Adesso speriamo solo che, nei prossimi mesi, ci sia un aiuto da parte del Governo». 

Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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