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Un prototipo da 4 milioni di euro, capace di sfrecciare a 1.000 chilometri orari. È l'oggetto dell'accordo che questa mattina, alla Fiera di Verona, viene stretto fra Regione, ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile (Mims) e Cav. Per scriverlo servono dieci righe: Protocollo d'intesa per l'avvio degli approfondimenti funzionali e progettuali atti all'individuazione ed eventuale realizzazione di un sistema di trasporto terrestre per merci e passeggeri, ultra veloce, a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata ed a basso consumo di energia. Ma per capirlo basta una parola: hyperloop.
L'ORIZZONTE
La dicitura completa vale comunque a tratteggiare l'orizzonte a cui guarda il documento Hyper Transfer che viene sottoscritto dal governatore Luca Zaia, dal ministro Enrico Giovannini e dall'amministratore delegato Ugo Dibennardo. Il testo cita infatti non solo le merci, com'era stato dichiarato da Zaia a ridosso di Natale, ma pure i passeggeri: evidentemente i promotori non intendono porsi limiti, ora che si tratta di passare dall'annuncio alla progettazione del treno supersonico, pensato inizialmente per la tratta Padova-Mestre, ma implementabile anche fino a Verona. Non a caso sono proprio i padiglioni fieristici scaligeri ad ospitare oggi la firma, nell'ambito del Let Expo organizzato dall'Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile.
GLI OBIETTIVI
La tecnologia prescelta è quella della levitazione magnetica: un doppio tubo sopraelevato in cui scorrono le capsule adibite al trasporto.
LA FATTIBILITÀ
In questa operazione, Cav gestirà le procedure relative alla valutazione di fattibilità, alla progettazione e alla sperimentazione sul campo. Una volta definite le specifiche tecniche, costruttive, tecnologiche, operative e funzionali del sistema, verrà costruito il prototipo in scala 1 a 1, «salvaguardando il requisito della scalabilità dell'infrastruttura», in previsione di «contesti diversi e più ampi all'interno del territorio nazionale». La spesa di realizzazione e manutenzione dovrà essere stimata nell'ambito dello studio, che invece costerà 4 milioni. Questa somma verrà anticipata dalla concessionaria autostradale pubblica, controllata al 50% da Regione e Anas, «anche attingendo alle risorse proprie stanziate per attività di ricerca e sviluppo», ma successivamente potrà essere coperta pure con il ricorso a stanziamenti statali e comunitari.
I FONDI
Palazzo Balbi avrà proprio il compito di «verificare tra le fonti nazionali ed europee la reperibilità dei fondi necessari per la realizzazione dell'iniziativa», così come il Mims si occuperà di cercare i finanziamenti «che possano contribuire alla realizzazione della fase costruttiva della nuova infrastruttura». L'operatore economico che realizzerà materialmente il prototipo sarà scelto da una commissione aggiudicatrice formata dai rappresentanti dei tre enti e nominata sempre dal dicastero.
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