Il treno delle Dolomiti compie 100 anni: giorni decisivi per il futuro del progetto

Giorni decisivi per il progetto del treno delle Dolomiti
A pochi giorni dall'incontro che potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti del progetto ferroviario in provincia, anche i giovani vogliono dire la loro sul treno delle...

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A pochi giorni dall'incontro che potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti del progetto ferroviario in provincia, anche i giovani vogliono dire la loro sul treno delle Dolomiti. Intanto si ricorda il centenario dell’inaugurazione della Ferrovia delle Dolomiti, era il 15 giugno 1921 e Francesco Scarangella, Simone Soccol e Andrea Soppelsa che da circa un anno hanno aperto una pagina instagram (@treno_delle_dolomiti) e un canale YouTube, dove pubblicano documenti, vecchie foto e discorsi in prospettiva futura, sollecitati da amici e sostenitori forniscono la loro opinione sui tracciati che tanto fanno discutere. Nella valle del Boite «si snoderebbe lungo lo stesso tracciato della ferrovia del 1921. Il sedime oggi è trasformato in pista ciclabile, in parte urbanizzato, dunque non può essere occupato dal nuovo treno. I chilometri da costruire sono più o meno 35, con una spesa prevista di circa 710/730 milioni di euro». Il percorso lungo la valle dell’Ansiei «con la “variante dei sindaci” che prevede una galleria tra Palus San Marco e San Vito di Cadore per poi proseguire verso Cortina lungo la valle del Boite.

IL PERCORSO

Questo tracciato ibrido, nei confronti del quale l’assessore regionale Elisa De Berti ha sempre avuto un certo distacco, sembra una sbrigativa maniera per mettere d’accordo due territori senza fare torto a nessuno. I chilometri da costruire sono circa 50 nella versione ibrida e 47 in quella originale, per una spesa prevista per entrambe le scelte di circa 850 milioni di euro». Lungo la valle del Cordevole «i chilometri da costruire sono circa 65 con una spesa prevista di un miliardo di euro. Soprassediamo sugli aspetti tecnici, spesso incomprensibili, ma vorremmo sottolineare che il progetto presentato dal Comitato ferrovia agordina è parecchio confusionario». 
Il dibattito ora è quanto mai acceso e la sensazione è che una soluzione condivisa tra le parti in causa appare molto lontano.

 

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Il Gazzettino