OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PORTOGRUARO - «Non se ne può più del rumore di quei treni accesi giorno e notte. Il sindaco intervenga con Rfi, Rete ferroviaria italiana». I cittadini residenti in via Colombo, nel quartiere di San Nicolò a Portogruaro, non sanno più che pesci pigliare per risolvere una volta per tutte un problema che si trascina da molti anni: il continuo rumore prodotto dai motori dei treni che per giorni restano fermi in stazione. Almeno due locomotori, a volte anche quattro o cinque, con i propulsori diesel accesi per garantire la piena efficienza delle locomotive al momento della partenza, con il mantenimento della corretta temperatura di esercizio.
APPELLO INASCOLTATO
La raccolta di firme promossa nel giugno 2021 non ha sortito alcun effetto e questi cittadini, circa una trentina, continuano a essere “ostaggi” del rumore dei locomotori.
DISAGIO EVIDENTE
Quello dei treni lasciati in stazione con il motore acceso non è un fenomeno isolato e Trenitalia lo ha giustificato spiegando che lo stazionamento dei treni messi in modalità “parcheggio” è normalmente adottato in tutte le stazioni della Rete ferroviaria italiana sede dell’ultima corsa. Questa modalità servirebbe a garantire la regolarità della circolazione ferroviaria: sarebbe insomma una garanzia del servizio pubblico. «Ci chiediamo – ha commentato Claudio Fagotto, del Comitato Salute e Ambiente - se sia mai stato verificato il livello di inquinamento acustico. Abbiamo appurato che le poche barriere che sono state installate vicino alla linea ferroviaria non sono fonoassorbenti, come ci era stato detto, ma sono recinzioni fonoisolanti. E che dire poi del tema, tanto attuale, del consumo energetico? Questa situazione è divenuta insopportabile, ma nessuno pare voglia ascoltarci». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino