ROVIGO - Ultime corse dell'anno e sulla Rovigo-Verona non mancano i disagi. A segnalare l'ultimo inconveniente, avvenuto nella prima mattina di ieri è proprio la...
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APPUNTAMENTO SALTATOLa ragazza, infatti, spiega che il motivo del suo viaggio era la partecipazione a una cerimonia a Lendinara, motivo per cui l'orario di arrivo era decisamente importante. E, per questo, ha dovuto rinunciare allo spostamento in treno. «Pessimo fine anno Sistemi Territoriali», è la sua chiosa finale. In calce al post, una serie di commenti. Il più significativo è senza dubbio quello che arriva dall'assessore del Comune di Lendinara Francesca Zeggio: «Avete ragione scrive - e spero passi presto la gestione in corso e che il nuovo gestore cambi le sorti di chi, come pendolari e amministratori, chiede non di essere solo ascoltati ma rispettati, perché il nostro euro è uguale all'euro di altre province del Veneto!».
L'INVITO AI SINDACIUn commento precedente, infatti, sollecitava proprio gli amministratori a fare pressioni per cambiare lo stato delle cose: «Ho resistito 5 anni. Poi ho desistito. Questa linea sarebbe di una comodità sconcertante. Ma è una agonia. L'unico metodo per risolvere il problema è che i sindaci facciano pressioni infinite a mio avviso. Altrimenti non se ne esce». Nella conversazione che si sviluppa all'interno del gruppo Facebook dei pendolari, si cerca poi la causa del disservizio di ieri. «I problemi è la spiegazione che viene fornita - sono stati sui passaggi a livello di Lendinara che erano aperti, quindi il problema è di Rfi e non di Sistemi Territoriali». L'assessore lendinarese da sempre molto attenta al tema del trasporto ferroviario non fa però sconti a nessuno: «Il problema purtroppo diventa tale se non comunicato a chi è lì ad aspettare, mettendo in discussione o in difficoltà le giornate delle persone. Oggi i mezzi per comunicare non mancano e se si crede ancora al trasporto pubblico, perché metterlo continuamente a repentaglio? Rfi o Sistemi Territoriali alla gente non interessa».
TRENI SALTATINon si è comunque trattato di un caso isolato in questi giorni. Anche giovedì, infatti, è saltata una corsa, il treno in partenza da Legnago alle 6,42 e in arrivo a Rovigo alle 7,37. Ben più diretto il commento su un ulteriore gruppo Facebook, significativamente intitolato Grazie Sistemi Territoriali, dove si dà conto di un disservizio avvenuto alle 7 di martedì 18 dicembre: «Ma come si può, 25 minuti di ritardo, vergogna, bisogna reagire!». «Questa settimana fa eco un altro pendolare arrabbiato - siamo andati in macchina a Venezia tre volte, fanno 30 euro di parcheggio più benzina e paghiamo 50 euro di abbonamento! Sono soldi rubati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino