Tre Gai, ridotte le pene ai gestori. L'avvocato: prostituzione, un lavoro

Il Tre Gai a Villapaiera
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FELTRE - Ridotte ieri in Appello le condanne per i due referenti del bar Tre Gai di Villapaiera, accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Fatima Rhourab, marocchina, 33 anni residente a Borso del Grappa (Tv), e Gianluigi De Cian, 58 anni di Sedico, sono stati condannati a tre anni di reclusione ciascuno, riducendo di un anno la pena della sentenza di primo grado. La Corte d'appello di Venezia ha anche revocato la dichiarazione di pericolosità sociale del giudice di primo grado, che comportava per entrambi un anno di casa di lavoro. In questo modo gli anni totali per gli imputati salivano a 10, ieri invece i due ne sono usciti con una condanna totale di 6 anni.


I giudici hanno anche ordinato la restituzione delle cose sequestrate (un gel lubrificante e oggetti erotici) e revocato le misure personali che erano in corso per entrambi: De Cian era ai domiciliari e la Rhourab aveva l'obbligo di dimora. Da ieri sera alle 19 sono entrambi liberi. Il caso della sexy osteria di Villapaiera era balzato alle cronache nella primavera del 2015. Ieri l'avvocato Sandro De Vecchi difensore di De Cian ha detto in aula: «Per la corte europea la prostituzione è un servizio come qualsiasi altro lavoro...».


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Il Gazzettino